Puntualmente ogni volta che ci troviamo a riportare una notizia relativa a comportamenti scorretti contestati dalle Forze dell'Ordine, e specialmente se queste sono relative a somministratori di servizi ristorativi colti in fallo, non pochi lettori se ne escono con un "Fuori i nomi" espresso più o meno gentilmente (qualcuno ha affermato pure che sia vergognoso che non li riportiamo).
Chiariamo una buona volta che:
a) La linea comportamentale di questo giornale, in occasione della ricezione di comunicati ufficiali delle Forze dell'Ordine è sempre stata la stessa: pubblicare integralmente i testi che ci pervengono (e nel caso che riteniamo opportuno commentare, lo facciamo distintamente e a parte);
b) Ne consegue che se le comunicazioni ufficiali riportano nomi o sigle o altri elementi di riconoscibilità, noi li pubblichiamo, e se non li pubblichiamo significa semplicemente che chi ci ha fornito la notizia non ha ritenuto opportuno renderli pubblici;
c) Per quanto sanzionate o denunciate le persone a cui vengono contestate violazioni possono comunque ricorrere o appellarsi, e non possono essere dichiarate responsabili di un reato fino al termine di un iter giudiziario.