"Nonostante le buone intenzioni della ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri e del Governo, il numero dei detenuti in Italia continua ad aumentare: oggi è stata raggiunta la quota di 66.090 presenze, la capienza regolamentare delle nostre carceri è di 42.000 posti letto -dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria SAPPE- Abbiamo più del 36% dei detenuti in attesa di un giudizio, 24mila stranieri in cella e un detenuto su 3 tossicodipendente.
Il lavoro penitenziario è un miraggio perché lavorano pochissimi detenuti e 7mila poliziotti in meno negli organici.
E stare chiusi in cella 20/22 ore al giorno, senza far nulla, nell`ozio e nell`apatia, alimenta una tensione detentiva nelle sovraffollate celle italiane fatta di risse, aggressioni, suicidi e tentativi suicidi, rivolte ed evasioni che genera condizioni di lavoro dure, difficili e stressanti per le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria".
Per Capece "le carceri restano invivibili" sia per chi è detenuto e per chi ci lavora".
da un comunicato del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria