In seguito alla segnalazione dell'Enpa, che denunciava una situzione di criticità per gli animali del circo Orfei, posizionato da alcuni giorni a San Giovanni, in una piazzola dove non esiste la possibilità di fare approvvigionamento d'acqua, sono dovuti intervenire addirittura i vigili del Fuoco che, avendo riempito una cisterna da 5000 litri, dovrebbero aver risolto, almeno momentaneamente il problema. La riserva accumulata, sarebbe infatti sufficiente per almeno una settimana.
Anche la Asl ha effettuato i dovuti controlli, non riscontrando irregolarità, ma la polemica non si ferma. I cartelloni del circo sparsi per la città sono stati tutti imbrattati con la vernice nera e la scritta animali liberi.
Non è sufficiente che i regolamenti siano rispettati, perché il problema va oltre. È naturale che animali come gli ippopotami e le giraffe siano costretti a vivere in gabbia, trasportati per kilometri e kilometri in giro per il paese? È naturale che ballino e giochino a pallone? È naturale che le tigri vengano fatte saltare attraverso cerchi infuocati?
Noi pensiamo di no, e auspichiamo che fin da subito i comuni dell'isola, anche grazie alle polemiche sorte in questi giorni, affinino la loro sensibilità nei confronti degli animali, vietando la possibilità di dare spettacolo sfruttando la debolezza di questi esseri, sottratti al loro ambiente naturale. Esistono circhi che hanno deciso già da anni di rinunciare a questa triste spettacolarità e fondano il loro successo sulla bravura degli esseri umani, che per propria scelta e con il proprio impegno offrono numeri di alta professionalità acrobatica, di clown che fanno ridere davvero, di mimi, fachiri, contorsionisti e giocolieri che nessuno costringe a vivere nelle gabbie.