Nonostante fossero sull’Elba durante il ponte della festa dei lavoratori, avevano deciso di lavorare lo stesso.. ma a modo loro e alla fine tre rumeni, già noti alle forze dell’ordine, sono finiti dietro le sbarre, arrestati dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri elbana per il furto di un computer portatile.
Con l’evidente intento di tornare a casa con un souvenir che gli ricordasse come proficua la trasferta elbana, i tre giovani stranieri, domiciliati nel veronese, giusto per un paio di giorni sull’isola, avevano deciso di colpire un esercizio commerciale di Porto Azzurro che vende, tra l’altro, prodotti elettronici, asportandogli un notebook del valore di diverse centinaia di euro.
Il colpo è stato messo a segno in pieno giorno ma la scaltrezza e l’organizzazione del gruppo hanno fatto la differenza.
La tecnica è consolidata: uno del gruppo fa un piccolo acquisto per distrarre ed impegnare il venditore, un altro fa il palo per controllare che nessun curioso possa accorgersi di cosa stia accadendo e il terzo estrae la merce dall’espositore e con destrezza la occulta su se stesso.
Del furto si era avuta notizia, ma dei presunti autori si aveva solo descrizione inizialmente sommaria e poche tracce; quando l’utilissima registrazione del sistema di video- sorveglianza, installato all’interno del locale, viene estratta ciò che restituisce è una dinamica chiara condotta da tre perfetti sconosciuti, perché i tre erano sì noti alle forze dell’ordine … ma non quelle dell’Elba.
Ma l’isola, si sa, specie in questo periodo, non è difficile da setacciare e così i carabinieri, con pazienza certosina, battono tutte le strutture ricettive fino a che la pazienza viene premiata.
B.L. 27enne, C.G. 32enne e C.C. 39enne, tutti di nazionalità rumena, dopo aver trascorso una notte in un hotel di Portoferraio, vengono intercettati mentre si stanno dirigendo verso le navi per imbarcarsi e lasciare l’Isola d’Elba. A questo punto i Carabinieri intervengono, li bloccano e li accompagnano presso gli uffici del Comando ove, a seguito di perquisizione, viene rinvenuto il computer portatile, nuovo nuovo, ma privo della confezione e dei cavi di alimentazione. Fortunatamente il pc riporta l’etichetta adesiva del negozio di Porto Azzurro e con il numero seriale sulla scatola che è rimasta in negozio e le immagini registrate il gioco è fatto.
I tre sono stati arrestati per furto pluriaggravato e dopo le formalità di rito sono stati tradotti al Tribunale di Livorno ove, processati con rito direttissimo ieri mattina (03/05/2012) , hanno ottenuto, rispettivamente, 1 anno, 10 mesi e 8 mesi di reclusione. I primi due rimarranno in carcere, l’ultimo è riuscito a ottenere la sospensione della pena e quindi la libertà.
I carabinieri dell’Elba sottolineano, tra l’altro, l’importanza dell’insularità nella possibilità di reprimere una categoria di delitti, come quella dei furti, che è tra quelle di più difficile contrasto e dove l’Elba vede un numero di reati scoperti fortunatamente ben superiore alla media del continente e a quella nazionale.