Per un repentino aggravarsi di una malattia che lo aveva da tempo colpito è deceduto a 67 anni Fabio Picchi, notissimo chef, scrittore, divulgatore gastronomico e brillante e colto personaggio, spesso chiamato nei talk-show televisivi non solo a ragionare di cena e desinare.
Il fiorentinissimo Picchi non mancava mai, di riferirsi ai "quarti di elbanità" della sua famiglia, indugiando pure spesso nei ricordi della "sapienza culinaria" delle proprie antenate isolane, della loro capacità di trasformare in eccelente alimentazione anche gli ingredienti più poveri della cucina insulare.
Manifestazioni di cordoglio per la sua scomparsa si sono moltilicate in queste ore, riportiamo qui di seguito le parole del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
E’ morto lo chef Fabio Picchi, fondatore nel 1979 del ristorante Cibreo a Firenze, il locale che lo ha reso famoso nel mondo per il suo estro. Di recente aveva ceduto l’attività, per concentrarsi sulla bottega di alimentari Cibio – Cibo buono italiano e onesto -, un inno alla buona cucina e all'autenticità e sostenibilità, aperto sempre a ridosso del mercato di Sant’Ambrogio a Firenze. Picchi negli ultimi anni aveva aperto anche l’Accademia Cibreo, scuola di cucina toscana, e fondato sempre nel 2003 con la moglie, sempre a Firenze, il Teatro del sale, un luogo dove, mangiando, ascoltare musica di ogni genere, vedere spettacoli ed assistere alla nascita di produzioni teatrali.
“Con lui - sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - se ne va un pezzo di Firenze e di Toscana che si è fatta conoscere e apprezzare nel mondo per la sua creatività e genialità”. “Picchi – prosegue – è stato un ambasciatore del gusto e dei sapori della nostra regione, capace di esaltare la semplicità e genuinità della nostra cucina e farne un veicolo di cultura: cultura enogastronomica ma anche cultura nel senso più ampio, in una tradizione intimamente toscana che sa mettere insieme arte, convivialità e piacere della tavola”. Picchi è stato infatti anche scrittore e personaggio televisivo.
(...) Fino a pochi giorni fa molti lo hanno visto dietro al bancone della sua bottega a Sant’Ambrogio, pronto come sempre a raccontare aneddoti di cucina, storie dei prodotti toscani o di un suo piatto. Prodigo di consigli preziosi per tutti, con le sue dritte per non sbrigare nulla di quello che uno si ritrova in frigorifero ma con la sicurezza di tirarne fuori un piatto semplice ma gustoso.
Il presidente Eugenio Giani esprime il suo personale cordoglio alla famiglia per la perdita.