All’ospedale di Portoferraio è entrata in funzione una nuova Tac a “64 slices”, una macchina ad alto contenuto tecnologico che migliora sensibilmente la dotazione diagnostica a disposizione.
“Si tratta di un grande acquisto che – ammette Luigi Genghi, direttore del presidio ospedaliero elbano - rispetto all’apparecchiatura precedente, non solo ha un aumentato potere risolutivo e una maggiore velocità di esecuzione, ma permette anche una notevole riduzione di esposizione del paziente. Aumentano quindi le possibilità diagnostiche, un fattore fondamentale per le patologie tempo dipendenti, riducendo contemporaneamente i tempi delle prestazioni e le radiazioni emesse. Di questo arrivo non possiamo che ringraziare la direzione aziendale per aver mantenuto anche questo impegno e per la scelta di continuare ad investire sul nostro ospedale in termini di risorse tecnologiche, ma anche di servizi come dimostra la recente apertura di nuovi posi letto per il cosiddetto “setting multidisciplinare” e per i pazienti scoperti accidentalmente come positivi”.
“L’arrivo della nuova apparecchiatura a Portoferraio – spiega Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – rientra nell’ambito del programma di sostituzione delle apparecchiature Tac predisposto a livello aziendale. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati affinché la sostituzione avvenisse rispettando il cronoprogramma fissato e limitando al minimo i disagi. Il costante adeguamento delle apparecchiature è un segnale di attenzione che abbiamo voluto dare nei confronti dei professionisti e delle esigenze della comunità elbana frutto della convinzione che tutti i cittadini, ovunque residenti, abbiano diritto ad una parità di accesso a cure e servizi”.