Comincia anche quest'anno la campagna di AIT per l’uso di acqua potabile erogata dai pubblici acquedotti. Oltre all'opuscolo di informazione che sarà inviato digitalmente a tutti i Comuni della Toscana, ci saranno entro l'estate degli incontri con le associazioni di categoria e alcuni Consigli comunali per la sensibilizzazione dei cittadini.
Intanto si ricorda che è vietato utilizzare l'acqua potabile erogata da pubblico acquedotto per:
prelievi da fontane per usi diversi da quelli potabili e igienici, comunque non oltre 70 litri al giorno per ogni utente; irrigazione di orti e giardini con superficie superiore a 500 mq (attenzione, per superfici inferiori a 500 mq è fatto obbligo installare sistemi di automazione e sensori per limitare lo spreco, indicati dal regolamento regionale); innaffiamento e irrigazione superfici adibite ad attività sportive; alimentare impianti di climatizzazione e impianti di qualsiasi altro tipo; il riempimento di piscine private; il lavaggio delle fosse biologiche.
La violazione di tali obblighi e divieti comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 600 euro.
Relativamente alle piscine è vietato l’uso dell’acqua del pubblico acquedotto per il riempimento delle piscine private non aperte al pubblico. Gli utenti interessati possono utilizzare acqua proveniente da pozzi/sorgenti (rivolgendosi alla Regione Toscana), oppure rifornirsi tramite autobotti (conservando le fatture e la documentazione di trasporto).
Invece, per le piscine di proprietà pubblica o privata, destinate a un’utenza pubblica come le piscine pubbliche o a uso collettivo inserite in strutture adibite ad attività turistico alberghiere o agrituristiche o ricettive possono usare l'acqua del pubblico acquedotto. È comunque obbligatorio concordare modalità e tempi di riempimento con il soggetto gestore del servizio idrico integrato.