Sacrosante parole quelle della Signora Anna (Traghetti: intollerabili ritardi in partenza e in percorrenza di Moby-Toremar), vorrei dare anch'io il mio contributo: il traghetto Toremar delle 15 di domenica 5 Giugno atteso a Portoferraio presentava notevole ritardo per cui io e mio marito siamo saliti sulla Moby in partenza alle 15:30.
Noi e pochissimi altri indossavamo la mascherina, nessuno del personale ne era munito.
Il traghetto è o non è un mezzo di trasporto?
Il personale non dovrebbe per primo dare l'esempio? I mezzi di protezione individuale non sono obbligatori? I cartelli esposti all'interno del traghetto sono una presa di giro?
Nessuna autorità controlla?
Nave piena all'inverosimile, aria condizionata inesistente, passeggeri stravaccati sul ponte naturalmente senza mascherina.
Presentate le nostre rimostranze a un paio di addetti dell'equipaggio ci hanno riso in faccia invitandoci a scrivere le nostre rimostranze con fare arrogante.
Evidentemente si ritengono forti del monopolio e della mancanza di controllo da parte di chi dovrebbe esercitarlo.
Giunti al porto di Piombino,dopo le interminabili manovre di attracco con affollamento inverosimile davanti all'uscita per passeggeri a piedi in totale mancanza di aria, finalmente sbarcati dopo un'ora e mezzo di allucinante viaggio ho provato a cercare un qualche rappresentante delle forze dell'ordine a cui segnalare lo scorretto comportamento degli addetti, ma naturalmente non c'era nessuno in giro, uffici sprangati o almeno nessuno mi ha aperto pur avendo suonato ripetutamente.
Quindi un povero cittadino che dovrebbe fare? Subire e basta? Vogliamo porre fine seriamente a questo monopolio creando alternative valide?
Licia M.