Scrivo per raccontare ciò che è successo ieri al porto di Piombino.
Sono una volontaria della Misericordia dell'Isola d'Elba, ed ieri pomeriggio aspettavamo di imbarcarci sul traghetto delle 15.30 (Toremar - Stelio Montomoli).
A bordo del nostro mezzo c'era una ragazza (preciso che è mia sorella) di 17 anni, disabile, sulla sedia a rotelle.
Quando gli addetti all'imbarco ci hanno preso il biglietto ci hanno detto di aspettare, con le quattro frecce inserite, per farci salire da ultimi, poiché l'ascensore si trovava nella ultima parte del traghetto.
Ma alla fine, nonostante la sosta con un caldo insopportabile, lo stesso operatore che ci aveva preso i biglietti, si è avvicinato per dirci che stavano chiudendo i portelloni, poiché avevano riempito la nave, e ci invitava a spostarci all'altro molo per imbarcarci sulla Moby.
Però giunti davanti alla Moby Kiss, ci veniva detto detto che non ci avrebbero fatto salire, perché il posto con lo spazio per far scendere sul ponte la ragazza non c'era, poiché in tal caso avremmo tolto un posto a un'altra auto (!) e detto ciò ci indicavano di raggiungere acora un altro molo, dove c'era la Blu Navy.
Arrivati là gli addetti al controllo dei biglietti ci dicevano che non ci avrebbero fatto salire poiché avevano la nave piena (di utenti che avevano pagato i biglietti), e solo alla fine, quando dichiaravamo che avremmo chiesto l'intervento dei Carabinieri, ci hanno concesso di salire...
Ora io mi domando,ma è possibile che un mezzo di soccorso debba restare fermo al porto perché è più importante riempire le navi fino all'orlo?
Caterina Capomolla