In questo periodo di lancio della stagione estiva spiccano gli stop and go/le improvvise avarie/le paralisi dei trasporti marittimi Elba-Terraferma, in particolare dei traghetti degli Onorato armatori, 60 anni fa le sue navi furono protagoniste e promotrici della nascita del turismo isolano di massa.
Stavolta della disavventura sulla traversata del canale ne sono stato vittima e testimone io stesso che racconto da cronista e da decenni le vicissitudini nel bene e nel male dell’ospitalità elbana.
Ebbene martedi scorso 5 giugno di pomeriggio partito da Roma ho fatto i salti mortali, a rischio di prendere multe salate per eccesso di velocità, per portare in tempo utile mia moglie invalida e i miei nipotini all’imbarco a Piombino programmato per le ore 18,40 di ogni giorno, sulla nave Rio Marina Bella della Toremar/Moby, la più capiente della flotta degli Onorato ormai navigatori navigati in mezza Europa.
Purtroppo, all’arrivo in biglietteria, quasi fuori tempo massimo, scopriamo con amarezza e incredulità che il traghetto non c’era più.
Apriti cielo, imprevista e imprevedibile avaria!! Ci è toccato aspettare quello di due ore più tardi (h 20.30), la vetusta e acciaccata Moby Ale che viaggia con esasperante lentezza e cvhe ha 2 su 3 bagni chiusi per le pulizie (a quell’ora!). La Ale, ovviamente strapiena, ha colmato il percorso della traversata per Portoferraio in quasi 2 ore invece che in una.
Ma durante la lunga navigazione, e con mare e visibilità ottime, siamo rimasti allibiti e basiti con gli occhi sbarrati per la meraviglia.
La Moby Ale, infatti, incrocia nel canale la Rio Marina Bella in rotta per Portoferraio per arrivare in tempo a Piombino per l’ultima corsa delle 22, che era stata messa in forse per l’allarme sul suo stato di salute malandato. Per grazia del cielo sventato in extremis il rischio di una nuova cancellazione di partenza. Eccezionale e miracolosa la guarigione del battello!
Un recupero così rapido e brillante ha messo a tacere calunniose voci, pettegolezzi e chiacchiere sui presunti stop "diplomatici" dei traghetti, delle maldicenze secondo le quali con pochi passeggeri a bordo questi tendono ad avere strani ed improvvisi "mancamenti", che però hanno come effetto collaterale - certo in realtà non voluto - l'ovvio risparmio di carburante.
Intanto ecco un passo di uno scritto sulla dichiarata inefficienza del servizio marittimo pubblicatosu Elbareport da Giovanni Fratini già sindaco di Portoferraio:
“Il fatto è che, non ostante l’immediata attivazione regionale, il caos nei collegamenti marittimi è stato inevitabile. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle come elbani e non abbiamo fatto certo una bella figura con chi ha scelto l’isola per le proprie vacanze. Ma poi come si può ottimizzare orario e corse con sole due navi su quattro, e delle due una come il Rio Marina Bella?”
Romano Bartoloni