Riceviamo e pubblichiamo:
Qualche giorno fa Giovanni Frangioni ha giustamente “denunciato” l'abbandono del cimitero comunale di Portoferraio, dispiegando ragionamenti ed emozioni che condivido appieno.
Mi tocca però segnalare che ancora più incredibile è lo stato di abbandono in cui versano i campi, le cappelle e i monumenti storici del cimitero monumentale, opera la cui genesi risale al 1858 e i primi atti di acquisizione degli spazi addirittura a vent'anni prima.
Scoprii la bellezza del cimitero monumentale di Portoferraio nel settembre 2003, in occasione del commiato ad Oreste Del Buono (cerimonia a cui partecipammo in 15!) e posso dire che da allora nulla è stato fatto per provvedere alla sistemazione di un luogo la cui incredibile bellezza è offuscata da una ancora più incredibile incuria.
Una incuria tale da rendere pericolosa anche una visita “in solitaria” perché, nel buio quasi totale dei sotterranei, non si possono escludere improvvisi crolli: se tutto questo sembra esagerato, provare per credere.
Il porticato sovrastante l'intera area monumentale, nonostante le orribili reti è cosparso di guano e di rifiuti, le lapidi abbandonate, i nomi parzialmente cancellati.
In rete è possibile trovare un link della Venerabile Arciconfraternita della Reverenda Misericordia che, partendo dalle origini, racconta dei successivi interventi (cappelle gentilizie e tombe di famiglia), racconta degli ampliamenti, racconta dei cittadini illustri sepolti, come Elbano Gasperi e Piero Traditi (e Oreste Del Buono, aggiungo io).
Racconta anche (in data imprecisata) del crollo di una campata del tetto della vecchia “esedra”, delle “precarie condizioni della restante parte della copertura” e, ai fini di una ricostruzione, dell'incarico conferito “ad un professionista locale per la redazione di un progetto da sottoporre all'attenzione degli organi statali competenti ed in particolare alla Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa per uno speciale interessamento ed un adeguato finanziamento.”
Non ho trovato alcuna data nel link cui faccio riferimento, ma è purtroppo certo che ad oggi nulla è stato fatto e sono tanti gli attori – Misericordia, Comune, Soprintendenza, Regione... – che, lavorando insieme, avrebbero potuto e dovuto fare qualcosa, per sistemare e riqualificare il cimitero monumentale, luogo magico e prezioso, legato indissolubilmente alla storia della città di Portoferraio.
Le foto che si trovano in rete non raccontano la realtà: valga per tutte il confronto fra queste e quelle fatte da me, sia del porticato che della tomba di Elbano Gasperi, un confronto purtroppo impietoso che racconta più di altre inutili parole.
E in ogni caso si può sempre fare un giro ma, ripeto, meglio in compagnia, soprattutto nei sotterranei.
Cinzia Salomoni Siano