L'odissea della giovane donna (A. B. 41 anni) era iniziata nel primo pomeriggio del 6 febbraio mentre transitava a piedi in Via Guerrazzi, al termine del proprio lavoro in centro.
Dopo un mese di coma e di cure, il risveglio parziale anche se incosciente, e il trasferimento da Livorno, dove era stata subito portata con il Pegaso, in una clinica di Volterra, specializzata in queste riabilitazioni.
Voci incontrollate si erano diffuse nei giorni successivi all'incidente, tanto da motivare alcune persone (fortunatamente male informate) a posizionare lugubri ceri e fiori - prontamente rimossi - sul luogo del grave fatto.
Parrebbe invece di pochi giorni fa un miglioramento che fa ben sperare, consistente nella reazione agli stimoli e nel ritorno ad uno stato in qualche modo cosciente, con tentativi di articolazione della parola.
Un passo dopo l'altro che ci auguriamo che la signora possa portare, nel più breve tempo possibile, al ritorno alla serena "normalità" della vita.
ER