Riceviamo notizia della triste scomparsa di Raffaella Gasparri, conosciuta a Portoferraio ed in tutta l'isola per il suo impegno culturale. Con i suoi familiari, Raffaella ospitava da anni, nelle sue proprietà, il cantiere di scavi di San Giovanni, diretto dal Professor Franco Cambi dell'Università di Siena.
Il Direttore e la Redazione di Elbareport si stringono al dolore della Famiglia Gasparri per la perdita di Raffaella.
Molti i messaggi di cordoglio che stanno giungendo alla nostra redazione e che pubblichiamo di seguito:
Cara Chiara, caro Paolo, abbiamo saputo della scomparsa della cara Raffaella.
Ci dispiace tantissimo. Ci uniscono a lei, e a voi, ricordi bellissimi e incancellabili.
Insieme a voi, Raffaella ha creato e condiviso un’atmosfera di accoglienza, di serenità, di pace vorremmo dire, che ha reso lo scavo a San Giovanni un’esperienza unica per ognuno di noi e dei ragazzi che hanno avuto la fortuna di partecipare.
Per noi quel luogo, quella vista di Portoferraio, quella quiete e insieme quell’atmosfera felice sono indissolubilmente legati a Raffaella e a tutti voi.
Il suo ricordo non scomparirà, e così la nostra gratitudine.
Vi abbracciamo,
Alessandro, Franco, Marco
Raffaella. La conobbi nel febbraio del 2000, in circostanze curiose. Ero arrivata da poco all’Elba e cercavo contatti con le persone del luogo. Letto sul giornale locale dell’esistenza di un’associazione culturale chiamata ‘Università del Tempo Libero’, a Portoferraio, mi presentai un pomeriggio a quella sede per capire di cosa si trattava. Mi aspettavo di entrare in un’aula gremita e forse anche, con un po’ di fortuna, di assistere a una lezione; invece nella piccola sala foderata di stuoie trovai due signore, molto assortite nell’aspetto, che chiacchieravano tranquillamente fra di loro. Si alzarono all’unisono e mi vennero incontro come se mi stessero aspettando. Mi presentai, e intanto le osservavo con attenzione: una bionda, alta e magra, dall’apparenza cortese ma distaccata; l’altra piccola di statura, robusta, capelli neri raccolti in una crocchia, sguardo vivo ed empatico. Sembravano personificare l’anima di due Italie. Calcolai che fossimo press’a poco coetanee. Mentre raccontavo loro chi ero e perché mi trovavo lì, furono dapprima sorprese, poi quasi divertite. Appresi così, ma più tardi, che quel giorno avrebbe dovuto presentarsi all’UdTL una donna seguita dai Servizi Sociali, e che loro, le due signore, erano lì per accoglierla e introdurla a qualcuna delle attività dell’associazione. Le due signore erano Lalla e Raffaella, e la donna che aspettavano non si presentò mai. In compenso mi presentai io, ignara, e quell’incontro segnò l’inizio di una lunga amicizia, durata nel tempo e nello spazio come durano solo i legami basati sulla stima, sulle affinità, sull’affetto.
Cara Raffaella, che oggi te ne sei andata, permettimi di ricordarti come eri in quegli anni straordinari, anni di sodalizio fra di noi, di iniziative culturali, di passeggiate nelle meraviglie naturalistiche dell’Isola, di feste nel tuo bel giardino, di cene nella tua casa raccolta… Sai, ammiravo molto la tua velocità di pensiero, quella tua capacità di saltare da un argomento all’altro con grande facilità, la tua curiosità sia delle cose semplici che di quelle dell’intelletto, l’arte, la musica, il tuo amatissimo Mozart… Tutto questo, adesso, si è spezzato. Ma non è andato via, sai; da qualche parte rimane, nella memoria, nella storia personale di chi ti ha conosciuta, ti ha capita e amata. Nella mia storia, Raffaella, tu ci sarai sempre.
Francesca
Ciao Raffa,
fa buon viaggio e salutami gli amici quando arrivi.
E ogni tanto guarda in giù.
Io, sotto quella tua finestra, ci sarò sempre...
Grazie per tutto.
Sergio Ciulli
Legambiente Arcipelago Toscano esprime le più sentite condoglianze a Paolo e alla famiglia Gasparri per la scomparsa della sorella Raffaella, donna di cultura impegnata socialmente che ha sostenuto le numerose ed eccezionali scoperte archeologiche realizzate in questi ultimi anni nel Podere San Marco a San Giovanni.
Legambiente Arcipelago Toscano