It-alert, il sistema di allarme pubblico via messaggio di testo che avvisa i cittadini "in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso", è pronto per un test su scala regionale.
I casi in cui It-alert si potrà attivare sono sei, specificati nella direttiva emanata dallo stesso ministro il 7 febbraio: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (che trattano sostanze pericolose); precipitazioni intense. Non ci sono i terremoti, ovviamente, perché, non sono prevedibili. E nemmeno gli incendi.
È un messaggio di testo che arriva a tutti, ma non un sms. Parte dalla Protezione civile Nazionale e viene distribuito attraverso le antenne dei quattro principali operatori di telefonia mobile per arrivare a qualsiasi dispositivo agganciato alle celle della zona geografica selezionata, interessata dall'emergenza, che può essere molto circoscritta oppure di grande estensione. A riceverlo saranno dunque anche gli utenti che hanno un contratto con un operatore non fisico, perché si appoggia comunque alle antenne di uno dei quattro operatori proprietari dell'infrastruttura.
Se non c'è campo o il telefono è spento, il messaggio non arriva, resta tuttavia il metodo più capillare per raggiungere la maggior parte delle persone.
Per primi toccherà ai cittadini della Toscana. Il 28 giugno a tutti i cellulari che si trovano allacciati alle celle della nostra regione sarà inviato questo testo, in italiano e in inglese: "Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario".
Tutti quelli che lo riceveranno sono invitati a compilare un form e dare il proprio parere.