A Marciana, una delle cosiddette perle dell’isola d’Elba, il migliaio di affezionati turisti proprietari della seconda casa, che portano ogni anno ricchezza, non solo vengono tartassati con una superTari illegittima e contro norma, ma vengono ulteriormente maltrattati.
Al loro arrivo nelle sospirate mura domestiche delle vacanze, li attendono cervellotiche amare sorprese. Fra l’altro, i ripristinati cassonetti per la raccolta dei rifiuti dopo il fallimento del porta a porta, sono per loro tabù blindati.
Senza essere avvisati per tempo nemmeno per mail nelle rispettive residenze, dove ricevono fior di bollette da pagare, sono intrappolati da fregature, ad esempio non sanno più come liberarsi dei rifiuti persino dei pannolini dei bambini e degli igienici degli inabili.
Il perché è incredibile e paradossale.
Gli amministratori locali ne hanno pensato una bella per rendere la vita difficile ai loro ospiti più assidui. Si sono inventati che per accedere ai cassonetti blindati come casseforti occorre una tessera speciale elettronica da richiedere al’Esa, l’ente elbano apposito, fornendo una serie di dati non sempre facilmente disponibili.
Una tessera che quindi non viene rilasciata a vista ma dopo una settimana/10 giorni tramite il Comune dalle brillante idee per mettere a disagio ì forestieri, oltretutto con un documento spesso di uso fasullo. Nel frattempo, niente smaltimento per giorni e giorni, obbligandovi a tenere i vostri avanzi maleodoranti a casa con tanti saluti per l’igiene e la salute.
Prendessero almeno una volta tanto esempio del buon senso del Comune d Marciana Marina dove i cassonetti si aprono con la tessera sanitaria.
Romano Bartoloni