È rimasta 2 anni a languire sull’arenile di Mola, un relitto arrugginito battente bandiera della Repubblica Ceca, visibile anche da Google Maps, ma adesso la Belina non esiste più. Questa mattina si sono infatti concluse le operazioni di rimozione dell’imbarcazione.
Ad annunciare l’inizio dei lavori era stata Legambiente dimostrandosi soddisfatta, dopo una battaglia nella quale aveva denunciato più volte la situazione anche rivolgendosi direttamente all’ambasciatrice della Repubblica Ceca in Italia.
Ad occuparsi della rimozione è stato il Comune di Capoliveri, che ha affidato i lavori alla società Bastiano Ecologia di Portoferraio coadiuvata dalla Errevì s.a.s. di Padenghe sul Garda e dall’impresa individuale Fabrizio Sardi.
Stefano Tamagni, titolare della Bastiano, si dimostra soddisfatto: “E’ stato un lavoro complesso, considerata la delicata zona in cui si trovava il relitto. La nostra priorità è stata quella di non andare ad interferire con l’ambiente circostante, vista l’importanza dell’ormai unica zona umida dell’Isola d’Elba”.
Le operazioni di rimozione del Belina sono durati 15 giorni ed hanno previsto lo smontaggio di ogni singolo componente. Lo scafo in ferro è stato sezionato, e tutti i materiali risultanti dalle operazioni di smantellamento sono stati sottoposti a cernita e classificazione, per poi essere conferiti agli idonei impianti di recupero, riciclo o smaltimento fuori Elba.