Con l'avvio del nuovo anno scolastico le amministrazioni elbane rendono noti i nuovi criteri per il servizio di mensa scolastica.
A seguito della pubblicazione dei comunicati del Comune di Portoferraio e di Capoliveri, Matteo Ridi ci fa notare come ci sia una differenza enorme tra le strade percorse dalle due amministrazioni.
Mentre il comune di Capoliveri diminuisce i costi per le famiglie facendosi carico di una parte dell'importo da pagare, come si legge nella comunicazione:
"E’ importante sottolineare che il costo del buono di refezione scolastica è di modico importo poiché l’Amministrazione intende sostenere economicamente la frequenza scolastica agevolando le famiglie e coprendo la restante parte del valore del pasto. In nessun modo questa scelta politica è legata ad una scarsa genuinità o qualità del servizio che è un aspetto ritenuto prioritario".
A Portoferraio per evitare di far gravare sulle famiglie i costi aumentati del servizio si decide di 'tagliare' la merenda ai bambini.
"Alla luce degli aumentati costi del servizio, per non ritoccare verso l’alto la tariffa del singolo pasto, è stato deciso di togliere la frutta a merenda nella scuola primaria a tempo pieno di Casa del Duca e le due merende a base di yogurt o frutta nelle scuole dell’infanzia".
Ma c'è pure da segnalare, a margine di una decisione destinata certamente a far discutere, che l'Amministrazione portoferraiese scrive pure:
Nello scorso anno scolastico l'impegno di spesa del comune di Portoferraio per la mensa scolastica è stato di 322.781 euro per le scuole dell'infanzia e le scuole primarie e di 40.486,50 euro per gli asili nido. Il costo a carico dell'utenza, attraverso l'emissione di bollettini era stimato in 195.455,64 euro. Di questi sono stati riscossi 165.933,19 euro con conseguente evidenziazione di un elevato tasso di morosità.
Siamo quindi all'eterna questione dell'erogazione dei servizi efficienti, ai quali può far fronte solo un comportamento virtuoso (e onesto) del pagare tasse imposte e (nel caso) tariffe da parte di tutti i cittadini.
Certo, essendoci di mezzo bambini forse una decisione più ponderata sarebbe stata auspicabile, ma va pure evidenziato che "scroccare" servizi (che altri pagano, magari facendo sacrifici) è vergognoso.