A Giacomo Luperini, sul conflitto che insanguina Israele e Gaza
Apprezzo molto sia la tua nobiltà d'animo che la capacità di stimolare nobili sentimenti di pace e fratellanza, che purtroppo, però, sono destinati a fermarsi sulla soglia dell'auspicio e del 'volemosi' bene senza scalfire minimamente le menti e le logiche di chi bombarda e di chi sgozza in nome di qualche dio o di chissà quali sacri diritti.
L'unico diritto, quello si che potremmo definirlo sacro, è semmai quello all'esistenza e ciò vale per tutti gli esseri viventi uomini compresi a qualsiasi latitudine e longitudine.
Il vero problema, il grande problema, da superare però è quello che da sempre il diritto non ti viene dato in dote dal creatore, te lo devi conquistare combattendo la bestia nera del privilegio sentito e considerato da chi è riuscito a conquistarlo, quello si, come diritto divino, intoccabile.
Quindi, oltre ai buoni sentimenti, indispensabili per dare un contributo costruttivo alla pace, noi dovremmo studiare la storia, capire soprattutto come abbiamo fatto ad arrivare al punto in cui siamo, quali sono state le cause, capirle bene, metterle in chiaro, divulgarle apertamente ed impegnarsi non solo intellettualmente, ma anche operativamente, affinché non si ripetano.
Se di un disastro non studiamo le cause, non prenderemo mai coscienza di come sono andate le cose, non saremo mai in grado di contribuire costruttivamente alla soluzione dei problemi.
Carlo