I militari della Sezione Operativa Navale di Portoferraio, nell’ambito di un’attività di Polizia Economico-Finanziaria finalizzata alla scoperta dei beni di lusso nascosti al fisco, nell’estate del 2021, presso l’aeroporto isolano di Marina di Campo, hanno sottoposto a controllo un aeromobile, ad uso turistico, con bandiera statunitense pilotato da un cittadino di nazionalità italiana.
Dopo le preliminari attività di controllo sul velivolo, i finanzieri elbani hanno condotto un minuzioso e analitico approfondimento dei dati acquisiti e delle effettive risultanze desunte dai piani di volo forniti dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
L’analisi dei dati ha consentito ai finanzieri di ricostruire i percorsi effettuati e constatare la permanenza, continuativa, sul territorio nazionale dell’aeromobile per un periodo superiore ai sei mesi, ovvero per un lasso di tempo superiore al cosiddetto “termine di appuramento” quale limite massimo di permanenza sul territorio dell’Unione, fissato dal Regolamento Doganale Comunitario, degli aeromobili extracomunitari in esenzione di pagamento dell’IVA all’importazione.
L’utilizzatore, con l’intento di celare la proprietà dell’aeromobile attraverso il ricorso al “trust”, era stato denunciato per contrabbando e violazione delle norme sull’IVA all’importazione per circa 40.000 € con contestuale sequestro del velivolo.
Le successive valutazioni condotte dalla Procura di Livorno, dal Giudice per le indagini preliminari e dal Tribunale del Riesame labronico, hanno confermato l’impianto accusatorio iniziale confermato il sequestro del velivolo del valore di 180.000 € quale misura cautelare propedeutica all’eventuale confisca del bene.
L’operazione, condotta dai militari della Sezione Operativa Navale elbana, è dimostrazione del costante impegno della componente Aeronavale del Corpo nelle attività d’istituto finalizzata alla prevenzione e repressione dell’evasione fiscale e alla salvaguardia degli operatori economici onesti dalla concorrenza sleale.