Riceviamo e pubblichiamo:
Questa mattina un grave incendio si è sviluppato a poche centinaia di metri dalla nave rigassificatrice Golar Thundra nel porto di Piombino. In quel momento era presente anche un'altra nave gasiera carica giunta in porto poche ore prima.
L'incendio si è sviluppato a partire da alcune imbarcazionìi nel vicino porto turistico.
Come da copione, nonostante le rassicurazioni di chi il rigassificatore l'ha voluto ed imposto con la forza, appare chiaro come i rischi ci siano e siano molto elevati. Perchè un impianto del genere installato a poche centinaia di metri dalle case, da attività industriali, da banchine in cui transitano centinaia di traghetti, da un porto turistico pieno di imbarcazioni non potrà essere mai sicuro.
Al di là di qualsiasi motivazione di tipo ambientale, politico o economico il porto di Piombino è troppo piccolo per ospitare un impianto di questa tipologia.
Ad oggi, oltretutto, non è stato presentato alla popolazione un piano di evcuazione in caso di incidente o di esplosione della metaniera.
Evidentemente la convinzione, dimostrata purtroppo dai fatti, strage di Viareggio solo per fare un esempio, è quella che in caso di sinistro nessuno dei responsabili pagherà mai. Pagheranno, come sempre i cittadini e i lavoratori.
Oggi più che mai la lotta contro l'installazione di questo impianto deve farsi più forte e determinata. Invitiamo tutti a partecipare all'assemblea cittadina di sabato 3 febbraio dalle ore 16:30 presso l'Hotel Centrale di Piombino.
Unità Sindacale di Base - Provincia di Livorno