Da diversi giorni nello slargo che si apre sulla strada provinciale prima della strettoia della Crocetta e della spiaggia dell’Anime e a pochi passi dal magnifico belvedere che apre la vista su Marciana Marina, Capraia e il massiccio del Capanne, ha fatto la sua comparsa una pecora, un esemplare bello e in salute, che probabilmente è lo stesso che nei mesi scorsi brucava l’erba nelle campagne marinesi di San Giovanni e che ora ha trovato rifugio in questo fazzoletto di terra con un panorama magnifico ma dove corre – e rappresenta quando attraversa la strada per guardare il mare – un grosso pericolo. Anche perché ora si rifugia dietro i grossi mezzi meccanici che stanno realizzando lavori lungo la strada provinciale e a volte attraversa la strada senza troppe cautele.
Come spiega una socia di Legambiente Arcipelago Toscano, «Curiosa di saperne di più, ho contattato i vigili di Marciana Marina, che mi hanno raccontato delle peripezie di questa pecora avvenute negli ultimi mesi. La protagonista è presente nella zona da luglio e, sin da allora, nessuno è riuscito a prenderla per trasferirla in un luogo sicuro. Nonostante gli sforzi di vigili, che hanno interessato anche esperti, nessuno è riuscito a catturarla per metterla al sicuro».
Nel frattempo, la pecora continua la sua solitaria e rischiosa vita "vista mare", ma con cibo garantito da chi l’ha in qualche modo adottata e l’ha ribattezzata con il nome ovvio ma azzeccato di Marina.
Legambiente, naturalmente, sta dalla parte di Marina che ha riconquistato la sua libertà, forse sfuggendo a un destino segnato o a un piccolo gregge poco avventuroso, qualcuno dice che forse faceva parte del delle pecore che ha partecipato alle riprese di uno degli episodi del “Bar Lume”.
Ci piace questa pecora che ama la libertà ma che si è trovata senza volerlo confinata in un fazzoletto di terra stretto tra una parete di roccia scoscesa, la pericolosa strada provinciale che lì curva e si stringe, gli scogli a picco su un mare blu che parla di territori sconfinati che dall’isola arrivano al continente e all’orizzonte.
La coraggiosa pecora Marina che esce dal gruppo e sfugge alla cattura ci piace parecchio, ma è per questo, per portarla in un luogo dove possa vivere tranquilla, che Marina va liberata da quell’area angusta e pericolosa. Va cercata una soluzione, magari utilizzando chiusini come quelli del Parco Nazionale o altri strumenti indolori e che evitino di stressare Marina, per trovare una soluzione che soddisfi le esigenze della pecora e garantisca l’incolumità sua e degli automobilisti.