La lotta all’evasione fiscale ed alla concorrenza sleale prosegue senza sosta da parte dei finanzieri della provincia di Livorno, questa volta protagonisti di una indagine che ha visto lavorare fianco a fianco i militari di terra (della Compagnia di Portoferraio) con i colleghi di mare (della Sezione Operativa Navale isola), coordinati dal Comando Provinciale Livorno e dal Reparto Operativo Aeronavale.
La sinergia dei due comparti operativi del Corpo ha consentito di individuare un’attività economica totalmente sconosciuta al Fisco italiano, partendo proprio da un controllo in mare. Infatti, all’inizio della trascorsa stagione estiva l’equipaggio di una motovedetta della Sezione Operativa elbana ha fermato in mare nell’arcipelago, per un ordinario controllo, una imbarcazione con a bordo 4 stranieri; sul momento questi ultimi hanno mostrato un “simulacro” di fattura, intestato ad una società di Capraia.
I militari del comparto navale hanno quindi effettuato primi riscontri, dai quali emergevano elementi di già sicuro interesse operativo ai fini fiscali, prontamente condivisi con i colleghi di terra della competente Compagnia di Portoferraio, per i successivi sviluppi. Le Fiamme Gialle elbane hanno quindi avviato una verifica fiscale nei confronti della “società” di Capraia, risultata gestita da due svizzeri presenti sull’isola e la cui attività consisteva in un B&B, con tanto di servizi aggiunti (corsi Yoga, gite in barca, corsi skipper, ecc.).
Dagli approfondimenti contabili, economici e anche bancari sviluppati dalla Compagnia di Portoferraio è quindi all’esito emerso che la società:
- non ha mai istituito le scritture contabili;
- non ha mai effettuato alcun adempimento previsto dalla normativa fiscale italiana;
- ha omesso dichiarare oltre 100mila euro di ricavi “in nero”, con connessi ulteriori acquisti “in nero” non autofatturati per altri 40.000, nonché violazioni IVA per oltre 15.000 euro.
Inoltre, è stata rilevata la violazione dell’art. 74 della Legge Regionale n. 86/2016 in quanto l’attività di B&B su Capraia è stata esercitata senza aver mai presentato al competente ufficio comunale SUAP la prescritta S.C.I.A.. E, come se non bastasse, i due soggetti svizzeri sono stati segnalati anche alla Procura della Repubblica per violazione dell’art. 109 del TULPS, poiché hanno gestito il B&B senza aver mai provveduto alle relative previste comunicazioni delle generalità degli alloggiati in Questura.
L’attività in argomento evidenzia le potenzialità e trasversalità delle attività di servizio realizzate sistematicamente ed in maniera sinergica tra i reparti ordinari del Corpo e quelli Aeronavali (in questo caso Compagnia di Portoferraio e Sezione Operativa Navale).