Venerdì 31 maggio 2024 ricorre la giornata mondiale senza fumo di tabacco. Si tratta di un appuntamento importante per diffondere conoscenza sui danni che il fumo provoca alla salute. Proprio per fornire consulenze sui diversi metodi di disassuefazione dal fumo, tutti i centri antifumo dell'Azienda USL Toscana nord ovest saranno aperti in tale data dalle ore 9 alle 12.
A Portoferraio il centro antifumo si trova presso i Ser.D. in Via Garibaldi n.1 (tel. 0565 930871)
Questi centri svolgono attività di prevenzione e trattamento e sostengono coloro che desiderano smettere di fumare con interventi di educazione e promozione alla salute specifici, couselling motivazionali, trattamenti di tipo individuale e di gruppo che si basano su un approccio cognitivo-comportamentale integrato e ove necessario con l’utilizzo di terapie farmacologiche mirate.
Il fumo rientra tra i fattori di rischio che concorrono maggiormente allo sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie ed è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei più gravi problemi di salute pubblica a livello globale.
Più di 8 milioni di persone ogni anno muoiono a causa del consumo diretto di tabacco; anche l’esposizione al fumo passivo è dannosa per la salute, causando annualmente circa 1,2 milioni di morti nel mondo.
Nel mondo ci sono 1,25 miliardi di consumatori adulti di tabacco, secondo le ultime stime dell’OMS relative al 2022. La buona notizia è il continuo calo dei tassi di consumo: circa 1 adulto su 5 in tutto il mondo consuma tabacco; nel 2000 i consumatori di tabacco erano invece 1 su 3.
In Italia, il consumo di prodotti del tabacco (da fumo e non da fumo) è la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile; con una prevalenza di fumatori in calo, ma con preoccupanti dati relativi al consumo tra i giovani, alla riduzione della percentuale di quanti provano a smettere e alla comparsa sul mercato di nuovi prodotti a base di nicotina dannosi per la salute.
Dai dati sul consumo di tabacco nella popolazione generale (indagine ISS Doxa) emerge in sintesi che:
- fuma il 20,5% della popolazione italiana sopra i 15 anni (10,5 milioni di persone, il 25,1% degli uomini e il 16,3% delle donne) ma aumenta la media del numero delle sigarette fumate, 12,2 sigarette al giorno e un quarto dei fumatori supera le 20;
- si fuma di più al sud (29,7% uomini, 18,9% donne) rispetto al centro (23,0% uomini, 12,5% donne) e l’età media dei fumatori è 46,7 anni;
- tra i fumatori l’81,1% consuma sigarette confezionate, l’11,2% sigarette fatte a mano, il 14% sigarette a tabacco riscaldato e il 5% e-cig.
Inoltre, tra gli adolescenti (indagine ISS-Explora) il 36,6% degli studenti nella fascia 14-17 anni e il 9,6% tra 11 e 13 consuma almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, e-cig o tabacco riscaldato (almeno una volta nel mese precedente la survey). Contrariamente agli adulti, tra i giovani il consumo è più diffuso tra le ragazze.