Ancora una giornata da dimenticare - di violenza, choc e di rabbia - all'interno del carcere di Porto Azzurro.
Momenti di grande tensione nella tarda mattinata di domenica 16 giugno quando è avvenuta una violenta rissa tra detenuti albanesi e magrebini. Il tutto ha avuto luogo all'interno del Reparto Penale dell'Istituto dove, nonostante le disposizioni dipartimentali di evitare la vigilanza dinamica, i ristretti sono tutti fuori dalle celle.
I motivi della rissa possono ricollegarsi, secondo le prime ricostruzioni, alla diversità di etnie presenti ed ai vari traffici di medicinali.
Un detenuto, colpito alla testa, è stato trasportato con l'elisoccorso al nosocomio di Livorno.
Grazie all'intervento delle esigue unità di Polizia Penitenziaria in servizio si è riusciti a riportare l'ordine all'interno della struttura.
Francesco Oliviero sindacalista del SAPPE denuncia: “purtroppo, da tempo, stiamo lanciando l'allarme inascoltato di assegnare all'istituto elbano detenuti con pene lunghe e sui quali si possa costruire progetti rieducativi. Le scelte dell'Amministrazione Regionale di assegnare invece detenuti tossicodipendenti, con pene brevi e poco inclini al rispetto delle regole di un istituto penitenziario ha fatto sì che la Casa di reclusione di Porto Azzurro diventasse una Casa Circondariale. Il Personale di Polizia, a cui va il nostro plauso per l'abnegazione dimostrata fino ad oggi, è stanco e auspica in provvedimenti non più rinviabili e risolutivi per ritornare ad espletare il proprio servizio con serenità”.