Vi scrivo per raccontarvi una vicenda che ho vissuto sabato e che induce a non poche riflessioni.
Stavo portando con un amico la barca a vela di famiglia da Piombino a Rio. Entrambi, viste e riviste le bizzarre e volubili previsioni, avevamo con noi l'attrezzatura da pioggia. Invece un bel sole e un bel vento fresco ci deliziavano verso le 14 tra Cerboli e Palmaiola. E cosa vediamo? Un gommoncino, alla deriva in mare aperto con qualcuno che ci fa segni.
Ci avviciniamo. Una famiglia straniera, papà, mamma e due bimbi sui 3-5 anni alla deriva senza benzina su un gommone noleggiato...all'Argentario! Gettiamo un paio di cime, li prendiamo a bordo, ristoriamo i bimbi con quel poco che abbiamo e scambiamo qualche parola con i genitori. Scopriamo che sono alla loro "prima volta" a prendere il mare, avventurandosi per 30 miglia verso il largo su un mezzo che in Italia si può noleggiare a chiunque. Mi fanno quasi tenerezza, continuano a guardare su Google Maps dove trovare i benzinai, manco fossero in autostrada!
Faticosamente la nostra barca si traina il gommone fino al Cavo, dove i bravi ormeggiatori del Circolo Nautico prendono in consegna famiglia e gommone per portarli al benzinaio. Come finirà la loro avventura? Spero abbiano seguito i miei "calorosi consigli", anche se sembravano preoccupati più di dover restituire il gommone alle 18 che di aver rischiato grosso!
"In mare ci si aiuta", la regola inderogabile di chi solca questo mondo affascinante e maestoso è stata la loro fortuna. Mentre guardavo le facce un po' scosse dei bimbi mi chiedevo perchè questa regola non vale per altri bimbi, altre famiglie, altre vite che prendono il mare altrettanto incoscientemente ma per disperazione, in cerca di un futuro decente e sicuro.
Guardando il papà e la mamma che si tenevano il telefono ben stretto in mano anche mentre si accingevano a trasbordare, mi chiedevo quanto le nuove tecnologie ci possano rendere superficiali e incoscienti: possiamo comunicare, sappiamo sempre dove siamo, sappiamo dove sono i benzinai, in qualche modo ce la caviamo! Intanto il sole picchia, il gommone se ne va portato dal vento, e cosa mi aiuta per davvero è un gesto fisico, concreto e visibile: alzare le braccia e sventolare un giubbetto salvagente. Altro che la nostra protesi tecnologica..questo bel giocattolo costoso.
Guardando il logo del lontano noleggio, mi chiedevo perchè il "dio denaro" permette in Italia di dare mezzi con motori fino a 40 CV a chiunque possa lasciare una cauzione con carta di credito, compresi navigatori improvvisati, inesperti e parecchio incoscienti. In questo caso forse senza nemmeno fornire istruzioni minime ed essenziali di sicurezza, in questo caso in una giornata a rischio, con meteo bizzarro e ben poco attendibile.
Concludo con un invito, parole che sono di tempi ormai andati, analogici, ma più che mai attuali: "Meglio chiamare gli osti in terra che i santi in mare".
Simona Sabbioni