Qui si vive di turismo. Un turismo che, quando è educato ad apprezzare la bellezza e a rispettarla, è sempre ben accetto.
E' vero che il turismo è cambiato, in realtà è cambiata la gente, sempre più inviperita dalla vita quotidiana, che nemmeno in vacanza riesce a rilassarsi.
La medaglia ha ovviamente due facce: un sacco di imprenditori (non tutti, per fortuna) sfruttano il turista spremendolo come un limone, dando in cambio cosa? Servizi mediocri, poca pulizia, poca professionalità, poca organizzazione.
Non si risolve "all'italiana", facendo pagare più tasse a quelli che si considerano essere "i colpevoli", cioè i gestori di appartamenti in affitto, colpendo come sempre anche chi invece non ha colpa.
Semmai si fanno controlli, evitando di chiudere un occhio sui garage trasformati in appartamenti, cosa perfettamente a conoscenza di qualsiasi amministrazione, e che si tralascia per puro clientelismo.
Si evita di dare concessioni in spiagge che non meritano un tale spregio. Si evita il parcheggio improvvisato, basta un terreno, una ruspa, e una seggiolina all'ingresso, dove il proprietario del terreno richiede quello che è un vero e proprio "pizzo", non giustificato da un bel niente (macchina sotto il sole cocente e nessuna responsabilità per l'auto e ciò che c'è dentro).
Si evitano anche le multe selvagge che tanto garbano ai Comuni, salvo quando proprio inevitabili e incontestabili. Se sperate nella nuova amministrazione, auguri.
Vi ricordo che in alcuni negozi, in estate, i prezzi aumentano in blocco in modo sensibile, giusto per i turisti, ma che paghiamo anche noi, quando la merce è la stessa che si vende in autunno e primavera.
Dispiace, ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Non si può avere un turismo che affatica la vita anche di chi non vive direttamente di turismo, certo, ma per avere un turismo che ami l'isola quanto noi, bisogna innanzitutto essere noi a rispettarla, mantenendola bella, intatta e selvaggia, pulita, senza far cassa a tutti i costi, rinunciando a qualcosa, limitando attività e concessioni. E non tirate in ballo destra e sinistra, qui si tratta di vita e buon senso.
Mary