Ho letto il bellissimo e documentato articolo di Marcello Camici intitolato “Portoferraio 1688. Fatto il ponte di San Giovanni per la comodità pubblica”.
Ho vissuto la mia infanzia e giovinezza a San Giovanni ed ho con il luogo un particolare legame affettivo e ancora qualche amico, anche se vivo da quasi cinquant’anni, come si diceva una volta “in continente”.
Il pontile di San Giovanni, ai miei tempi, era un luogo vivo, pieno di barche e di movimento. Per noi ragazzini, ed eravamo tanti, era il luogo dove pescare, giocare e fare i tuffi l’estate.
Guardando lo stato in cui è ridotto ora, da vent’anni ridotto in completa rovina, mi piange il cuore e mi viene in mente il titolo per un nuovo articolo “Portoferraio anni 2000. Distrutto il ponte di San Giovanni per la scomodità pubblica”.
Mi augurerei che la nuova amministrazione comunale avesse un pensiero anche per il ponte di San Giovanni.
Claudio Adriani