Nella giornata di martedi, silenzioso come nel suo stile, ci ha lasciato Mario Casapieri, un geometra vecchio stampo, di quelli da tacheometro e stadia, tavoletta e metro, che sapevano fondere competenze tecniche con saggezza e buon carattere. Niente strumenti elettronici di ultima generazione, ma pochi e semplici nelle mani giuste che fanno il geometra di un tempo.
Lui era questo, una figura autorevole, decisa, ma sempre con un animo mite e comprensivo. Un professionista capace di prendere in mano le situazioni più complesse, con sicurezza, ma anche un uomo che non si è mai sottratto dall’ascoltare, a insegnare, a condividere esperienze e suggerire consigli. Con i suoi dipendenti era una guida autorevole, ed in cambio riceveva rispetto. Ma sapeva essere anche un amico che li sosteneva in ogni passo.
Ogni giorno trascorso a lavorare al suo fianco è stato per tutti una lezione, non solo di tecnica, ma anche di vita, di come affrontare le difficoltà con determinazione e di come essere rispettosi nei confronti degli altri, senza mai perdere quella semplicità e quella gentilezza che solo chi ha una grande umanità può manifestare.
Era un uomo che amava profondamente il suo lavoro, ma che sapeva anche come alleggerire l'atmosfera con una battuta o un sorriso, facendo sentire ogni persona importante e parte di una squadra affiatata. Il suo carattere forte, ma allo stesso tempo equilibrato e sensibile, lo rendeva amato e rispettato da tutti coloro che lo conoscevano.
Sono queste le impressioni che ho raccolto ascoltando, nei molti anni, i suoi collaboratori, tecnici ed operai che vedevano in lui una guida, tal volta anche dura se il caso lo richiedeva, ma affidabile e sicura.
Nonostante fosse in pensione da molti anni, la sua presenza non è mai venuta meno; ogni persona che lo ha conosciuto ha continuato a sentirne l'influenza, il suo spirito, la sua guida silenziosa. Il merito di questo va da sempre alla sua passione per il lavoro, alla sua dedizione, ma anche alla sua grande umanità.
Oggi, guardando l'isola che lo ha visto dai primi anni ‘60 protagonista di tante pionieristiche opere, si avverte un grande vuoto.
La sua assenza si farà sentire, non solo per l’antica vera professionalità che ha lasciato, ma anche per il suo spirito che ha arricchito tutti coloro che hanno operato, ai vari livelli, con lui, e che da lui hanno appreso la capacità di fondere l’esperienza con la capacità di guardare sempre avanti.
Mancherai a molti, anche a me amico mio e amico di tantissimi animali che hai salvato dal randagismo. Lupo è stato il più importante e presente tuo amico, compagno sempre al fianco, nel sedile passeggero del tuo Maggiolino Volkswagen che tutti ricorderanno. Decine di cani e gatti ti devono una vita comoda, cure alla bisogna, e infine una degna sepoltura.
Le tue lezioni e la tua forza resteranno un faro, un’impronta profonda per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di apprezzare anche questo ultimo gentile aspetto nei confronti degli indifesi, quello di un uomo che ama anche gli altri animali.
Un abbraccio affettuoso va infine alla tua gentile signora, Grazia, compagna di lunga vita.
Nicola Gherarducci