Legambiente Arcipelago Toscano si complimenta con i Carabinieri forestali per l’operazione che ha portato a identificare due bracconieri – uno dei quali addirittura senza porto d’armi – che cacciavano nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Si tratta, come scrivono gli stessi carabinieri di bracconieri recidivi e noti per aver violato più volte sia la normativa venatoria che quella ordinaria.
Eppure, di fronte a queste violazioni le sanzioni da pagare per cacciare la fauna selvatica – patrimonio indisponibile dello Stato – all’interno di un’area protetta delle leggi italiane ed europee restano irrisorie: 688 euro e gente che in altri Paesi sarebbe già in galera resta in attesa di una sentenza che forse arriverà troppo tardi o sarà vanificata dalle leggi “spara-tutto” del governo.
Resta invece immutabile l’assordante silenzio delle associazioni venatorie che non ci pensano nemmeno ad espellere dalle loro fila e condannare i bracconieri recidivi.