Queste poche note per ricordare al Comune di Portoferraio che il territorio amministrato arriva a comprendere una parte di Bagnaia. E dal territorio di Portoferraio il 13 febbraio si è riversata sull’intera Bagnaia una massa d’acqua, fango e detriti pietrosi che ha, assieme alla mancata messa in sicurezza del fosso riese, in buona parte contribuito a allagare la località, a partire dalla piazza e dalle attività e abitazioni prospicienti.
La mancata realizzazione (da oltre trent’anni) della variante per Nisporto nel tratto portoferraiese e delle opere idrauliche sottostanti oltre che delle condotte a mare che dovrebbero scaricare i flussi provenienti dal lato a monte della provinciale che arriva a Bagnaia ha fatto si che, sia la provinciale, sia la stradella che dalla provinciale devia verso Nisporto, si trasformassero, nel pomeriggio del 13 febbraio scorso, in torrenti in piena che si sono riversati sulla piazza e sulle case e appartamenti retrostanti la piazza.
Pazienza, dirà qualcuno, la responsabilità è principalmente di tutte le amministrazioni che hanno proceduto l’attuale. Vero. Ma l’attuale Amministrazione ha la responsabilità di fare quel che finora è mancato, le opere necessarie a evitare che una tale situazione si ripeta alla prossima pioggia torrenziale.
Preoccupa che, almeno fino ad ora, non si sia avuta, se non altro, almeno la percezione di una presa d’atto del (grosso) problema. Anzi, può darsi che qualcosa sia sfuggito, ma sembra che in tutti i comunicati o dichiarazioni provenienti dall’Amministrazione portoferraiese Bagnaia nemmeno sia citata.
Buon lavoro.
Beppe Contin