Si è concluso il 26 febbraio scorso, con l’intervento del Comandante della Compagnia Carabinieri di Portoferraio, il percorso di educazione civica proposto alle classi quinte del Liceo Scienze Umane “Raffaello Foresi” di Portoferraio che ha voluto ripercorrere le tappe salienti della carriera del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa.
L’argomento è stato affrontato in chiave interdisciplinare, attraverso il coinvolgimento delle insegnanti di italiano, storia e scienze umane. Il progetto mira a contrastare le varie forme di disagio giovanile, in modo da promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale, nonché i principi ed i valori di contrasto alla criminalità organizzata ed a tutte le mafie.
I ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere l’esempio di un uomo che ha consacrato la sua intera esistenza, anche a costo di sacrificare gli affetti più cari, alla legalità, alla sete di giustizia, alla fedeltà alla democrazia ed alle Istituzioni. L’istituto Superiore di Scienze Umane di Portoferraio “R. Foresi”, impegnato in questa memorabile iniziativa culturale a fianco, per non dire accompagnato, dall’Arma locale, per il tramite dei suoi docenti che hanno coordinato il progetto, ha inteso assumersi l’onere civico di fare memoria, intesa come impegno civile nei confronti del debito che noi cittadini abbiamo contratto con le tante persone che in nome della verità e dei principi di legalità non hanno mai esitato a fare il proprio dovere sino al sacrificio estremo. Attraverso la visione di film e documentari storici, la lettura di documenti dell’epoca, articoli di giornale, estratti da alcuni libri inerenti alla vita del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, gli allievi hanno potuto interiorizzare il messaggio profondo in cui si recita che ognuno deve fare la propria parte <<se ognuno fa qualcosa si può fare molto>> come recita la celebre affermazione di don Pino Puglisi, altro martire e vittima innocente della criminalità organizzata.
Gli studenti sono rimasti colpiti dall’amore di Carlo Alberto dalla Chiesa verso i giovani che ai suoi occhi erano i “portatori di onestà”, di ingenuità, di “pulizia morale” per usare le sue parole. Nelle occasioni in cui il Generale Dalla Chiesa era entrato nelle scuole lo aveva fatto per sensibilizzare i ragazzi e perché credeva fermamente in loro e “noi” hanno detto i ragazzi dell’Istituto Foresi “vogliamo proseguire il suo lascito morale”. È per questo che gli allievi hanno espresso le riflessioni maturate a termine del percorso attraverso delle presentazioni e delle composizioni scritte.
Il progetto ha coinvolto il comandante dell’Arma dei Carabinieri elbani che ha lasciato delle commosse riflessioni sul Generale dalla Chiesa definendolo la “stella polare” per tutti i Carabinieri. Riflessioni che hanno lasciato spazio anche a quella che era la figura del Generale dal punto di vista umano oltre che istituzionale, un “padre con gli alamari” che ha saputo coniugare l’impegno e l’esempio di legalità con l’amore verso la moglie ed i suoi tre figli. Al termine dell’incontro, in chiave orientamento per i ragazzi, che al termine dell’anno scolastico dovranno effettuare la loro prima scelta professionale e/o universitaria, è stato proiettato un breve filmato che rappresentava le varie sfaccettature dell’Arma dei Carabinieri con i numerosi compiti e attività che è chiamata a svolgere da più di due secoli. Numerose sono state le domande rivolte dai ragazzi all’Ufficiale, frutto di molta curiosità e interesse da parte di giovani che di certo non hanno escluso per il loro futuro la partecipazione ai prossimi concorsi che saranno banditi per arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri.
Il Capitano, nel congedarsi, ha voluto omaggiare l’Istituto Superiore che l’ha ospitato in questa quantomai interessante iniziativa, consegnando un quadro ritraente l’effige del Generale dalla Chiesa che verrà affissa all’interno della scuola.