Da qualche giorno gira sui social media, fino a rimbalzare anche su una informatissima testata on line, la notizia secondo la quale gli estintori delle scuole portoferraiesi sarebbero privi di manutenzione. Il tutto, condito da commenti a dir poco disinformati non solo da parte dei soliti “leoni da tastiera” che popolano il mondo dei social media.
“Niente di più inesatto e quindi scorretto – sottolinea l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Portoferraio, Lorenza Burelli - sono dispiaciuta che invece di cercare collaborazione con l’ amministrazione non si faccia altro che fare ‘giornalate’ quando stiamo risolvendo i problemi che abbiamo ereditato. L’allarme, se di questo si può parlare, arriva dalla scuola primaria di San Rocco, mentre basterebbe informarsi presso le fiduciarie di quel plesso scolastico o dalla segreteria della scuola, per sapere che quegli estintori erano privi di manutenzione dal 2014”.
In realtà, da oltre un mese è stato affidato incarico ad una ditta specializzata (vedasi determina sull'albo pretorio del comune di Portoferraio) di revisionare e manutenere tutti gli estintori delle scuole cittadine. “Ad oggi - fa sapere la ditta incaricata - è stato ultimato il primo giro manutentivo dei seguenti plessi: - scuola primaria SAN ROCCO (Via S. Rocco, 1); - scuola secondaria di primo grado G. PASCOLI (Via Victor Hugo, 30). Per ognuno di questi sono stati prodotti i relativi report”.
“Secondo l'attuale programmazione degli interventi – scrive ancora la ditta - entro e non oltre venerdì 18 aprile sarà ultimato il primo giro di manutenzione in tutte le strutture scolastiche restanti e, sempre entro la data indicata, sarà inoltrato dettagliato preventivo per correggere le anomalie riscontrate (comprese le anomalie delle strutture San Rocco e G. Pascoli)”.
“La comunicazione costruttiva e il dialogo - commenta ancora l’assessore Burelli - sono molto più efficaci rispetto a conflitti, polemiche o allarmismi sui giornali. Fino a che non capiremo questo non si potrà costruire niente per i nostri ragazzi. Qui non è una questione di politica, qui c’è in gioco la sicurezza dei nostri bambini e dobbiamo collaborare tutti insieme per un fine comune. Come tutti sanno – conclude Lorenza Burelli - abbiamo iniziato l' iter per la messa in sicurezza degli estintori e questo richiede del tempo, che rispetto a 14 anni di attesa sarà sicuramente più breve".
Comune di Portoferraio
Gentile Assessora
Per non sprecare troppo del suo prezioso tempo e nello spirito di collaborazione al quale fa appello, andiamo per punti:
a) Che ella si sia attivata per risolvere il problema di che trattasi lo abbiamo dichiarato, peraltro correggendo quanto affermava la lettrice che si è rivolta a questa testata per segnalare un problema che indubbiamente sussisteva;
b) Ci pare che ella abbia dichiarato che la convenzione con chi era incaricato della manutenzione le risultasse scaduta da tre anni;
c) Se quanto al punto b corrisponde a verità, senza sognarci di additarla come unica responsabile, la domanda (un po' retorica) che formuliamo è la seguente: In questi tre anni - ancora oggi e finché il lavoro di rimessa in efficienza degli estintori non sarà effettivamente espletato - i diversi edifici erano (e sono) tutti da considerarsi "in sicurezza antincendio"? La risposta è secca,una e una sola: NO
d) Di conseguenza il resto, i "faremo", gli "stiamo facendo", i "siamo là per farlo", debbono considerarsi delle (per carità, lodevoli) intezioni riparatorie rispetto a carenze manifestate da chi sta governando ed ancor più dai predecessori. Lo abbiamo scritto chiaramente.
Il resto - ci perdoni - lascia il tempo che trova.
Ma ci restano ancora alcune righe da dedicarle in ordine ai suoi pregiati suggerimenti deontologici sul come esercitare la professione di pubblico informatore. Anche se chi le scrive ha mezzo secolo di attività da pubblicista, e quasi un quarto di secolo da direttore di testata, i consigli si valutano chiunque li formuli.
Veda Assessora i giornalisti sono un po' come i cani... ci spieghiamo: ci sono quelli da guardia della democrazia, che digrignano i denti e qualche volta mordono pure, e sono vocati a fare una vita grama, cercando di difendere gli interessi (e nel caso la sicurezza) del comune cittadino; e poi ci sono quelli da salotto, pronti sempre a scodinzolare, dare la zampetta al padrone, e leccare grati ... le mani, quando questi li ricompensa con lauti bocconcini che li ingrassano. I primi hanno licenza di libero abbaio, i secondi possono e debbono solo uggiolare.
Ci congediamo con una sentenza di quello che fu un grande direttore di giornale, Sandro Curzi, che usava ripetere: "Un giornalista che non fa incazzare nessuno è un cattivo giornalista".
Buona Pasqua
Sergio Rossi