Sulla scia della protesta fiorentina del personale Ataf, che da ieri sta creando grande caos in città, lo sciopero del trasporto pubblico si sta allargando a tutta la Toscana ed episodi simili si stanno verificando in altre regioni d'Italia. Anche all'Isola d'Elba, da questa mattina alle 8, su iniziativa degli stessi dipendenti del nuovo gestore unico del trasporto pubblico CTT, gli autobus sono rimasti in deposito. Come si sta verificando a Firenze, anche qui non ci sono notizie certe sulla fine delle agitazioni che, a detta dei dipendenti CTT locali, andrà avanti ad oltranza, senza neanche rispettare le fasce orarie di garanzia.
Il capolinea delle linee urbane ed extraurbane in viale Elba a Portoferraio si presenta al momento deserto, e su di esso campeggia uno striscione che riporta i motivi dell'agitazione e le scuse all'utenza.
La decisione di fermare i servizio nasce a causa dell'azzeramento dei contratti integrativi da parte del nuovo gestore, con una conseguente riduzione di circa 250/300 euro mensili in busta paga. "Ci dispiace creare disagi ai viaggiatori -afferma Mario Peppicelli, uno dei lavoratori in agitazione- ma dopo 6 mesi di trattative, questo risultato non è accettabile".