Con riferimento all’ampio dibattito comparso sulla stampa locale, ma non solo, a proposito dell’uso del WIFI nelle scuole, la prima impressione è che non esistano certezze circa il suo grado di nocività o innocuità sulla salute; poi, che i due opposti schieramenti di denigratori e sostenitori abbiano entrambi robuste frecce al loro arco ed infine che, per una scuola, attratta dalla straordinaria potenzialità dei nuovi strumenti didattici, sicuramente più appetibili dei tradizionali per i suoi studenti, ma paralizzata dall’assillante dubbio delle esposizioni nocive ai campi elettromagnetici, non sia affatto facile risolversi ad una decisione.
Il Collegio docenti e il Consiglio d’Istituto dell’ITCG Cerboni di Portoferraio, dopo un’articolata e vivace discussione, tale decisione l’hanno presa, a maggioranza, ed è stata a favore dell’introduzione del WIFI.
Naturalmente sottolineando la priorità del principio di cautela, tanto che una parte del finanziamento, ottenuto per il progetto, dovrà essere proprio utilizzata per monitorare periodicamente la salubrità dei locali e per valutare la concentrazione dei livelli di rischio.
Livelli di rischio, che, ricordiamolo, riguardano anche, e moltissimo, l’uso spregiudicato che gli allievi fanno dei loro cellulari all’interno delle strutture scolastiche, sviluppando talora delle forme di vera e propria dipendenza.