È entrato in vigore dal primo maggio il periodo di fermo stagionale per la pesca del riccio di mare, esteso a tutto il mese di giugno, così come previsto dalla normativa nazionale.
Lo stop mira a garantire il ripopolamento della specie in questo periodo di fermo biologico. In tal senso si rammenta che i contravventori saranno sanzionati ai sensi dell’articolo 11 commi 1 e 4 del Decreto Legislativo n. 4 del 9 gennaio 2012, prevedendo una sanzione amministrativa da € 2000 a € 12000, per i pescatori professionisti, e da €1000 a €3000, per i pescatori sportivi. Per entrambi è prevista altresì la confisca del pescato.
La Capitaneria di Porto di Portoferraio ricorda infine che, oltre al divieto, resta la limitazione valida durante il rimanente periodo dell'anno sul quantitativo di esemplari che possono essere prelevati. Nello specifico la normativa stabilisce che la pesca del riccio di mare è consentita a pescatori subacquei professionisti e sportivi, che possono effettuarla solo in immersione i primi, ed in apnea gli altri, manualmente o comunque limitandosi all’utilizzo di attrezzi da raccolta quali l'asta a specchio ed il rastrello. Il pescatore professionista non può catturare giornalmente più di 1000 esemplari, mentre il limite giornaliero per il pescatore sportivo è fissato in 50 ricci. La cattura è infine limitata agli esemplari con un diametro totale, compresi gli aculei, maggiore di 7 cm.