ISOLA DEL GIGLIO. Due giorni di approfondimenti sulle tematiche delle piccole Isole, dei saperi delle comunità e della salvaguardia del territorio. É quanto si svolgerà a Isola del Giglio per l'incontro della Rete Internazionale delle Isole Slow previsto per venerdì 15 e sabato 16 giugno 2012.
Slow Food Toscana ha deciso di ospitare l'incontro proprio a Isola del Giglio, protagonista suo malgrado del tragico naufragio della Costa Concordia nella notte del 13 gennaio. La vicenda ha riacceso la necessità per gli abitanti dell'isola di riappropriarsi di un futuro che sia basato sull'utilizzo oculato di territorio e mare.
I due giorni di incontro vedranno confrontarsi la nostra associazione e le delegazioni delle Isole Slow con le istituzioni, dal Comune di Isola del Giglio alla Provincia di Grosseto fino alla Regione Toscana. Parteciperà anche la Capitaneria di Porto di Livorno e la Soprintendenza Archeologica della Toscana.
«Slow Food Toscana vuole offrire forme di rilancio ed aiuto ai contadini, ai pescatori e sopratutto ai giovani che intendono rimanere nella loro Isola a svolgere i mestieri tradizionali, rispettando la storia ed il paesaggio» dice Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana «lo facciamo non solo per il nostro arcipelago toscano, ma anche per tutte le isole grandi o piccole che siano che vogliono riprendere in mano la gestione del proprio territorio e vogliono consentire a chi vive quotidianamente l'isola di avere la possibilità di scegliere. E poter decidere di non abbandonarla ma di vivere dei suoi frutti.»
Stagionalità del pesce, turismo responsabile, limitare la conversione di strutture agricole a seconde abitazioni per l'estate, preservare le tipologie di sementi, di frutti, di ortaggi coltivati per secoli e geneticamente adattati all’isola. Questo è lo scopo comune dell'incontro, che vedrà partecipare anche le isole di Campania, Sicilia e Cipro. Saranno presenti in conference call anche le delegazioni di Lazio, Malta, Corsica e Croazia.
«I gigliesi rappresentano la massima espressione della tutela e del presidio del proprio territorio. Un lavoro svolto quotidianamente in modo operoso attraverso la cura dell’ambiente marino, la lavorazione dei vigneti e il mantenimento di quell’habitat naturale che fa del Giglio una delle perle dell’Arcipelago toscano» dichiara Sindaco Sergio Ortelli sindaco di Isola del Giglio «Occorrono naturalmente sempre più strumenti legislativi a disposizione per coniugare tutela e sviluppo. Un territorio antropizzato ha bisogno di regole certe ma soprattutto di rispetto delle regole. Non è mai opportuno legare l’idea di tutela a fattori emozionali che possano scaturire sull’onda di un fatto o un accadimento. Le comunità locali sono le migliori sentinelle del proprio vivere e della fruibilità dei territori e sulla loro valorizzazione occorre puntare con sempre maggiore convinzione».
Anche la Regione Toscana partecipa al progetto e sostiene le sue finalità :«Apprezzo il lavoro che Slow Food Toscana sta portando avanti per il nostro territorio tutto» dice Gianni Salvadori, assessore all'agricoltura della Regione Toscana «in particolare focalizzandosi sulle aree marine e dell'arcipelago su cui bisogna lavorare tutto l'anno, perché non vivono di solo turismo».
Ufficio Stampa Slow Food Toscana
Miriam Lepore