FIRENZE – Partono oggi i primi 21 e entro un anno se ne aggiungeranno altri 29, distribuiti sull’intero territorio toscano. Sono i Giovanisì Infopoint, spazi informativi nei quali le nuove generazioni toscane potranno trovare informazioni e supporti rispetto alle tante azioni del progetto che Regione Toscana ha voluto per favorire la loro autonomia. Li ha presentati oggi nel corso di una conferenza la Stella Targetti, vicepresidente della Regione con delega all’istruzione, insieme al presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, al segretario di Anci Toscana Alessandro Pesci, e ad Alessandro Sanzo per Upi Toscana.
Ciascun Infopoint sarà aperto almeno 18 ore settimanali. Indirizzi e orari sono reperibili su www.giovanisi.it. La rete informativa si stende su tutte le province toscane: 2 gli Info nell’aretino (Arezzo e Sansepolcro); 4 nella provincia di Firenze (Firenze, Campi Bisenzio, Empoli, San Casciano Val di Pesa); 2 nel grossetano (Grosseto e Castel del Piano); 2 a Livorno (Livorno e Portoferraio); 2 a Lucca (Lucca e Pietrasanta); 2 a Massa (Massa e Fivizzano); e sempre due nel pisano (Pisa e Pomarance), nel pratese (Prato e Vernio), nel senese (Siena e Chiusi). In provincia di Pistoia è aperto, per ora, solo l’Info nel capoluogo. L’allestimento di ciascun Infopoint è stato curato dalla Fondazione Sistema Toscana.
Oltre a questi 21 punti, Upi Toscana svolgerà sul territorio un’attività di comunicazione ed informazione sul progetto Giovanisì per i comuni non coperti dalla rete degli Infopoint, al fine di garantire al maggior numero di giovani interessati la possibilità di accedere alle opportunità offerte dal progetto regionale.
Si tratta della conseguenza di un accordo che fa seguito a un protocollo firmato, in maggio, dal presidente Enrico Rossi con i presidenti di Upi, Anci e Uncem toscani (non solo “per informare, supportare e interessare le giovani generazioni alle azioni attivate attraverso il progetto” ma anche per “eventualmente riorientare, attraverso scambi diretti che tengano conto anche delle proposte effettuate dai giovani, le stesse azioni regionali”).
Un particolare, quest’ultimo, che piace molto alla vicepresidente Stella Targetti, secondo cui “è del tutto evidente l’importanza del messaggio che vogliamo dare ai giovani favorendo politiche, nei loro confronti, non calate dall’alto di chissà quale saggezza ma capaci di modificarsi proprio in base al racconto che i giovani tracciano di loro stessi”.
Importante, negli Infopoint, anche il ruolo degli enti locali: questi si impegnano in ulteriori azioni di accompagnamento e di animazione territoriale. Fra gli esempi di buone pratiche da svolgere nella rete degli Info: consulenze su azioni che i giovani intendano avviare sul progetto regionale, accompagnamenti nella compilazione della modulistica, infoday e focus tematici. Fra le iniziative che proprio oggi vengono svolte per l’apertura materiale degli spazi, si segnala un incontro in “Palazzo Giovane” (Firenze) trasmesso in diretta dal Portalegiovani; una conferenza stampa a Pietrasanta; l’apertura delle attività nella biblioteca San Giorgio a Pistoia. Iniziative in programma anche a Empoli, San Casciano, Prato, Pisa, Grosseto, Livorno, Arezzo.
Più in generale, per quanto riguarda il progetto Giovanisì, ecco lo stato dell’arte su alcuni dei fronti aperti.
Servizio Civile. Sul bando scaduto il 27 aprile, sono 1.160 i giovani toscani che stanno avviandosi a svolgere questa specifica forma di servizio. I primi 570 partiranno a luglio, i restanti 590 a settembre. Tutti giovani, in genere under 30 (tranne i portatori di handicap per i quali l’età è alzata a 35), che presteranno servizio in 4 aree tematiche: generale, giudiziaria, immigrazione, Carta Sanitaria Elettronica. Ciò con un contributo individuale di 433 euro mensili per 12 mesi.
Tirocini. Per offrire ai giovani la possibilità di prepararsi al mondo del lavoro attraverso una formazione il più possibile adeguata, la Regione co-finanzia 300 degli almeno 500 euro mensili obbligatori per l’attivazione di un tirocinio (da un minimo di 2 mesi fino a 6 con proroghe fino ad arrivare, in certi casi, a 12 mesi e a 24 per i disabili). Se poi l’azienda decide di assumere il giovane con un contratto a tempo indeterminato, la Regione mette a disposizione incentivi di 8 mila euro (elevabili, in certi casi, a 10 mila). Dal giugno 2011 sono ben 2.100 i tirocini attivati con il rimborso di Regione Toscana.
Tirocini presso strutture della Giunta regionale. Sta per uscire un nuovo bando per attivare altri 50 tirocini formativi, rivolti a giovani laureati, presso strutture della Giunta regionale (le 5 Direzioni Generali e l’Avvocatura). A ogni tirocinante sarà attribuito un rimborso spese pari a 500 euro mensili lordi per 6 mesi.
Accordi con le professioni. Attraverso accordi specifici con le professioni (ordinistiche e non) e con le Università, la Regione promuove anche praticanti finalizzati all’accesso nelle professioni e alcuni tirocini curriculari. A studi professionali e a enti che attivino tirocini di almeno 500 euro, Regione Toscana offre un rimborso di 300 euro mensili.
Assegni di ricerca per giovani under 35. L’importo è di 60 mila euro lordi in due anni per 200 assegni (12 milioni di risorse investite, 6 delle quali dalla Regione, 3 dalle Università, 3 dalle imprese). Saranno attivati entro il 6 novembre 2012. Si tratta di 200 assegni di ricerca per finanziare percorsi di alta formazione di giovani ricercatori presso Università ed enti di ricerca toscani.