Odio e non amore con l'inquinamento globale, le guerre che a decine sconvolgono il nostro pianeta; i disperati che fuggono dai paesi del sud per non morire sotto le bombe e finiscono sotto le onde del Mar Mediterraneo, insieme ai barconi affondati. Le ingiustizie, le corruzioni, le mafie. E l'elenco potrebbe continuare. Il quadro tragico mi spinge ancora una volta a dire di come sia importante per l'uomo la scelta di vivere una vita diversa. Siamo schiacciati da un potere malato, da sempre, a partire dai faraoni per arrivare ai tempi d'oggi, con i vari leader che dominano in un modo completamente sbagliato. Evidenti certe assurdità, come quelle di un leader famoso, Silvio Berlusconi, che ebbe a dire così nel 2001: “...Occorre attuare un'economia sociale di mercato, non distorta dai privilegi, un'economia che corrisponda ai valori fondamentali dell'etica laica e cristiana e che promuova la prosperità generale.”. E ancora “..Bisogna creare la ricchezza per poterla distribuire ai meno fortunati”. Parole sacrosante che hanno affascinato migliaia di persone che lo sostengono, ma parole evidentemente mai attuate. E questo vale in generale per gli uomini del potere. Come difendersi da questa situazione incancrenita da secoli? Il popolo deve tornare sovrano e onnipotente perché è una creatura di Dio. La fede è un grande dono e può dare risposte cambiando il volto di questa società sconvolta. Se siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, dobbiamo ritenerci come dicevo prima, sovrani e onnipotenti. Dobbiamo, uniti, far trionfare nell'umanità l'amore e non l'odio. Occorre perciò uno spirito forte e profondo di solidarietà tra tutti i popoli. L'uomo ha capacità di intendere e di volere, per cui dobbiamo vincere le proprie debolezze dimostrate in tutti questi secoli e mettere in campo tutto ciò che di positivo è possibile realizzare per impedire disuguaglianze e sofferenze nel mondo. Uomini e donne d'Europa e dell'Elba, viviamo nella fratellanza, e realizziamo, a differenza di quello che fanno i potenti, il benessere della nostra vita.
Mario Castells