E' il giorno della memoria mercoledì 10 giugno al pontile Massimo, alle ore 12,15. Una celebrazione nell'ambito della Festa della Repubblica, per presentare un cippo granitico con targa, dedicato a Giuseppe Massimo, comandante del porto di Portoferraio nel 1943 e al suo segretario Rodolfo Vona. Due eroi della Marina che sposarono la via della Resistenza, dopo il terribile bombardamento subìto dalla città medicea il 16 settembre 1943, per mano degli ex alleati dell'Italia nella seconda guerra mondiale. I due militari iniziarono una nuova vita, che purtroppo per il maggiore Massimo fu breve. Venne catturato dai nazisti deportato e ucciso. Il suo braccio destro Vona fu braccato ma riuscì a fuggire e si unì alla brigata partigiana a Dongo lottando per la libertà. Questa in estrema sintesi la loro storia, ricostruita con testimonianze della figlia del comandante del porto, Anna Massimo e del nipote Francesco, nonché della figlia del segretario, Mariagrazia Vona e di Mario Castells, marinaio del Dicat a quel tempo, ora 98enne, che purtroppo non potrà essere presente alla cerimonia. Castells visse il bombardamento, salvò delle vite e si ritrovò col comandante in un rifugio nella zona di Nisporto per evitare la cattura da parte dei nazisti. Vicende narrate dall'anziano anni fa, al circolo culturale Sandro Pertini, e la vicenda, sebbene priva di molti dettagli perché affidata solo al ricordo, nell'insieme delle tre testimonianze fa emergere chiaro l'impegno di questi uomini esemplari.
La cerimonia sarà al pontile già dedicato a Massimo negli anni Sessanta, ma nel 1986 il molo fu ristrutturato ed andarono perse le tracce di tale intitolazione. La manifestazione vedrà protagonisti inizialmente un gruppo di studenti della media Pascoli, guidati dalla docente Adonella Anselmi, anche assessore alla pubblica istruzione, che introdurranno l'evento con brevi frasi tratte dal dépliant preparato dall'associazione di volontariato Pertini, impegnata nelle scuole col “Progetto Memoria”, che ha promosso l'appuntamento con specifiche intese con il sindaco Mario Ferrari, l'Autorità portuale e il comandante del porto Emilio Casale, il quale nell'occasione celebra anche la Festa nazionale della Marina. Saranno presenti tutte le autorità civili e militari e Don Gianni Mariani benedirà il nuovo cippo. “Ricordiamo così– dicono al Pertini- il pesante prezzo pagato per la conquista delle libertà. Uomini e donne arrivarono al sacrificio della propria vita per dare all'Italia la democrazia espressa dalla Costituzione: difendiamola col ricordo di tali gesta, puntando uniti ad una nuova era di pace mondiale”.