Si è tenuto nella mattinata di lunedì 29 giugno, nella suggestiva cornice di Forte Inglese, l'evento finale del progetto GiovaniLì, progetto riguardante la riattivazione nella ricerca del lavoro e di ricaduta occupazionale dei soggetti cosiddetti "N.E.E.T" (Not (engaged) in Education, Employment or Training), ovvero tutte quelle persone comprese tra i 15 e i 29 anni di età che non hanno né cercano un impiego e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale: "giovani scoraggiati, sfiduciati, delusi dal mondo della scuola che spesso hanno abbandonato, delusi dal mondo del lavoro che reputano come estraneo, lontano e inconquistabile" così i Neet vengono definiti dal moderatore dell'evento, Senio Bonini, giornalista dell'Isola d'Elba.
Questa categoria raccoglie più di due milioni e mezzo di persone in Italia, il 26 % dei giovani under 30. In questo campo il nostro paese, nel panorama Ocse, è penultimo. Peggio fa solo la Grecia. Tra i primi posti troviamo invece la Germania, con un livello del 8.7 %.
Considerando invece una realtà a noi più vicina, ovvero la regione Toscana, la disoccupazione giovanile si trova al 26 % (contro quella nazionale, intorno al 40 %), mentre la provincia di Livorno è al 32 %, terra di mezzo tra il dato italiano e il dato regionale.
I soggetti promotori vedono Cesco come capofila, collaborano con essa Scuola Italiana del Turismo, l'Isis Mattei di Rosignano, l'Isis Marco Polo di Cecina e l'agenzia per il lavoro Marengo.
Il bilancio del progetto è complessivamente positivo: l'iniziativa ha, prima di tutto, mirato a rimotivare i giovani sfiduciati, per poi fornire loro gli strumenti necessari per una ricerca sul mercato del lavoro, in una sinergia tra pubblico, privato e terzo settore per attivare un dialogo permanente al fine di valorizzare la creatività e le attitudini dei giovani.
"Abbiamo la presunzione di essere riusciti, seppur tra mille dubbi, a porre le passi su cui costruire tutte le azioni future per i giovani disoccupati, disillusi da un mercato del lavoro quantomai difficile come quello di oggi", ha dichiarato il Dott. Guido Cruschelli dirigente dell'Unità di Servizio del Lavoro e Formazione Professionale di Livorno.
A dicembre scorso sono iniziati i corsi di formazione: dodici percorsi, tre nel settore dell'informatica e delle tecnologie, gli altri per i mestieri artigianali, tra cui pasticcere, idraulico, elettrecista. I corsi sono terminati ad aprile con un esame che ha visto certificate le competenze degli allievi che hanno terminato il percorso con esito positivo. Il tutto è culminato il 20 maggio: Cesco e i partner hanno promosso un percorso, dove hanno coinvolto i ragazzi, di incontri con le aziende, per esempio con la presentazione dei vari curriculum. Il monitoraggio, che sembra dare risultati positivi, si sta concludendo proprio in questi giorni:
120 ragazzi coinvolti, 60 a Livorno, 20 tra Cecina e Rosignano, 20 a Piombino e 20 all'Isola d'Elba, con oltre 100 aziende dei vari territori coinvolte nel progetto.
Presente all'evento anche l'assessore all'Istruzione di POrtoferraio, Adonella Anselmi, che ha sottolineato l'importanta di iniziative di questo tipo come aiuto concreto a tutti quei ragazzi che abbandonano il percorso scolastico prematuramente.