I dati sul turismo pubblicati sono confortanti: c’è un contenimento delle previsioni superpessimistiche diffuse ad inizio stagione. I vari allarmisti locali ed i masochisti dell’auto pubblicità negativa: all’Elba è impossibile venire, tariffe alte, prezzi alle stelle, disservizi dei trasporti marittimi e terrestri, mancanza dell’acqua, pulizia carente, dal taglio dell’erba alla raccolta dei rifiuti e via cantando hanno perso la loro battaglia.
L’Elba si è dimostrata turisticamente ancora competitiva nel rapporto qualità/prezzo. Sta qui la ragione della sua tenuta, anche nel rapporto con il turismo straniero che l’ha preferita ad altre agguerrite località italiane ed estere. Questo è un merito che va riconosciuto agli operatori e lavoratori turistici ed alle amministrazioni pubbliche, che, ambedue questi comparti, hanno dovuto affrontare questa stagione con tante incertezze, meno risorse e mezzi: Come al solito c’è stata una divisione locale, tra i “lamentoni” e pessimisti per professione e chi si è rimboccato le maniche e lavorato sodo per far fronte ai problemi che la crisi comunque anche qui ha prodotto. Ad essere colpito è stato senz’altro il turismo italiano, che non credo abbia rinunciato a causa delle troppe tasse, bensì alla situazione economica e finanziaria del Paese che ha portato ad un progressivo impoverimento, non solo dei ceti popolari, ma anche del ceto medio, tradizionalmente buon cliente per il turismo elbano. C’è inoltre da valutare anche gli effetti sulla spesa turistica per negozi, bar, ristoranti, ecc. che senz’altro ha registrato una contrazione. Comunque alla fine dovranno essere valutati i cambiamenti anche nella stessa composizione dei mercati di riferimento. I mercati del nord Europa, ma anche quelli dell’Est e dell’Asia si dimostrano i più vivaci e disponibili e ad essi conviene rivolgere attenzione e promozione. Questa funzione associata tra i Comuni elbani e la Provincia, sulla promozione turistica, dovrà cimentarsi con iniziative di questa portata. Da questo punto di vista, essendo mercati mediamente lontani e per assicurare una stabilità di flusso e frequentazione, assumono grande rilievo le infrastrutture ed i servizi di collegamento, il loro coordinamento e la loro economicità. L’aeroporto di Marina di campo, i collegamenti marittimi a servizio pubblico e privato, la viabilità quale potrà essere con il completamento della Tirrenica e la 398 fino al Porto di Piombino, i treni a lunga percorrenza su Campiglia ed il collegamento con l’aeroporto di Pisa, rappresentano, se realizzati, fattori strategici. C’è un impegno forte della Regione Toscana su tutti questi punti, sia con investimenti propri, sia con accordi sottoscritti con il governo Monti, come di recente sulla Tirrenica e sulla 398. Come PD, con i nostri amministratori e rappresentanti, ci sentiamo in prima linea per sostenere queste iniziative ed istanze del territorio, in Regione come verso il Governo. Sarà fondamentale comunque ritrovare spirito positivo e collaborativo tra le forze politiche elbane, le istituzioni locali e continentali per gestire al meglio le poche risorse e assicurare sviluppo e stabilità economica all’Elba.
Pino Coluccia
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