GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1815-1860)
Agli inizi dell’ottocento, la pesca dei tonni rappresenta una voce di introito per il regio erario del granducato di Toscana.
E’ quanto si apprende dallo “Stato Generale di Entrata dell’isola d’Elba” redatto il 15 ottobre 2015 dal commissario regio straordinario Fantoni inviato al direttore della segreteria di Stato in Firenze, relativo all’anno 1815.
“Natura delle rendite Ammontare della Rendita in un anno Tonnare lire 33337“
(Affari generali del Commissario Straordinario dell’isola d’Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza 2.Carta 226.ASCP)
Questo introito non è poco se si tiene conto che nello stato generale di entrata dell’isola d’Elba, sopra ricordato, il Fantoni indica in 180430 lire la somma totale dell’ammontare della rendita in un anno che arriva dall’Elba al regio erario granducale: tra le voci di entrata (“natura delle rendite”) le tonnare sono le
più elevate.
Le tonnare come le saline erano date in affitto,in appalto tramite contratto, a privati.
La pesca del tonno rappresenta per gli abitanti di Portoferraio fonte di lavoro importante.
Nel 1838 così A. Ferrini scrive: “Quelli tra gli abitanti di Portoferrajo che vivono d’industria non mancano di mezzi da impiegar l’opera loro o alle miniere o al servizio di non pochi padroni di bastimenti e di navi da trasporto o alla pesca da cui gl’Isolani ritraggono considerevole guadagno, sia per il pesce nobile di ottima qualità che trovano lungo il mare che bagna le loro coste sia per la ricca pesca dei tonni che annualmente si fa a Portoferraio e a Bagno” (1)
Dal primo gennaio 1807 Pellegro Senno è affittuario delle tonnare dell’isola d’Elba con un contratto stipulato col governo francese.
Dopo la restaurazione all’Elba del governo granducale, il Senno promuove istanze con la nuova amministrazione pubblica,per far osservare alcuni articoli del contratto.
La vicenda ha inizio con una lettera che scrive a Guidoni,cancelliere granducale per tutta l’Elba.
La conoscenza di queste istanze porta alla conoscenza del contenuto del contratto per la gestione delle tonnare.
Di questo contratto eravamo completamente all’oscuro ed alcuni articoli emergono riguardanti il fatto che chi ha l’appalto delle tonnare esercita in regime di monopolio la pesca dei tonni
Così scrive il Senno:
“All’ill.mo Signor Cancelliere Comunitativo di Portoferraio
Ill.mo Sig. Pron.Colen.
Portoferraio il 7 gennaio 1816
In esecuzione dè di Lei ordini per il corrente mese non ho mancato di pagare al Sig. Camarlingo Alieti le lire 3571.8.8 per l’affitto delle Tonnare di quest’Isola, al presente mese di Gennaio 1816.
Mi trovo necessitato a farle sapere che allorchè entrarono le truppe toscane in Portoferraio mi fu dimandato il magazzino che spetta alla madraga per ivi mettere i loro cavalli.
Io ubbidii ma oggi avendone assolutamente bisogno per mettere in ordine il Calo delle Tonnare, desidero che mi sia il medesimo restituito conformemente all’art.5 al quaderno degl’obblighi al mio Contratto, ogni indugio a tale effetto potendo pregiudicare il mio interesse e per conseguenza quello del Governo.
Parimenti ho l’onore d’osservare a V. Sig.ia Ill.ma che è necessario che venga dal Governo notificato al pubblico che permesso non sia sulle coste di quest’Isola e sue dipendenze di calare Reti atte a pescare i Tonni come vuole il suddetto quaderno d’obblighi all’art. 8 e che nel tempo della pesca proibito è pure il calare qualunque specie di reti in quei ove crederei praticarsi il passo dei Tonni, cosa prevista dall’art 2 del precitato Contratto.
A queste proibizioni si è sempre praticato esatto il Governo Toscano e quello di Piombino quando dai medesimi erano dette Tonnare affittate.
Con dovuto rispetto passo all’onore di confermarmi
Di VS Ill.ma
Um.mo Dev.mo Serv.re
Pellegro Senno “
(Idem come sopra .Filza 3.Carta 506.ASCP)
Il cancelliere comunitativo Guidoni, investito dalle istanze di Pellegro Senno si rivolge al commissario regio straordinario, Fantoni, con lettera che, per informazione, è trasmessa anche all’Auditore Vicario (giudice):
“Ill.mo Sig.Sig. Pron.Col.mo
A dì 9 gennaio 1816
Trasmessa per informazione al Sig. Aud.re Vic.io perché esamini il Contratto di affitto delle Tonnare
Ho l’onore di accompagnare a VS Ill.ma una lettera che viene d’indirizzarmi il Sig. Pellegro Senno Appaltatore della Tonnara, giacchè riguarda un’affare governativo, del quale non mi è dato mescolarmi senza una speciale commissione, e mi prendo la rispettosa libertà di osservarle che sussistendo l’esposto sembra alla mia tenuità che meriti tutta l’attenzione la domanda di detto Sig. Senno.
E profitto del riscontro per ripetermi con stima particolare distinta
Di Vs Ill.ma
Dalla Cancelleria di Portoferraio
Li 9 gennaio 1816
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
Luigi Guidoni Cancelliere“
(idem come sopra)
Cornacchini, l’Auditore vicario (giudice) a cui la lettera è stata inviata per informazione non tarda ad esprimere la propria opinione in merito alle istanze sollevate dal Senno e dopo qualche giorno, il 14 gennaio 1816,così scrive al Fantoni:
“Ill.mo Sig Sig Pron.Colen.mo
L’esame del contratto stipulato fin dal 1° Gennaio 1807 dal cessato Governo col Sig. Senno e riguardante la conduzione delle Tonnare di questa isola mi ha prtato di conoscere che i tre articoli di petizione proposti da detto Conduttore nella lettera diretta al Sig. Cancelliere di questa Comunità sono coerenti alle condizioni contenute in detto Contratto.Propongo in conseguenza ragionevole che venga consegnato alla ( ) Conduttore il magazzino addetto alla Tonnara e che sia resa nota al Pubblico la solita inibizione di far calare delle reti da pescare i Tonni sulle coste dell’Isola e di gettare quelle di ogni specie ovunque si rende proibito il passo dei medesimi. Che è quanto mi occorre rilevare….
Cornacchini”
(Idem come sopra)
Il 17 gennaio 1816 il Fantoni rispondendo alla lettera del Cornacchini di cui sopra, accetta tutte le istanze
prodotte dal Senno e così scrive:
“Al Sig. Auditor Vicario
Spedita il 17 gennaio 1816
Dopo che VS Ill.ma si è assicurata che le istanze avanzate dal Sig. Senno Conduttore delle Tonnare di
quest’Isola sono giuste e coreneti alle condizioni convenute nel Contratto stato da Lei preso in esame, conforme resulta dalla pregiatissima Sua dè 14 stante, potrà senza nessuna difficoltà divenire alla
pubblicazione dell’affitto onde poter render nota l’inibizione a far uso delle reti da pescare i Tonni sulle coste dell’isola e di gettare quelle di ogni specie ovunque si renda possibile il passo dei medesimi.
Sono intanto con la più distinta stima
Fantoni“
(Idem come sopra)
Marcello Camici
ASCP. Archivio storico comune Portoferraio
1) In pagina 189 “ Descrizione geografica della Toscana compilata dalla ab. A. Ferrini secondo gli ultimi riordinamenti politici e giudiciarj”A. Ferrini . Firenze. Tipografia all’insegna di Clio. 1838