Cari amici,
vi propongo un percorso insieme che si basa sui seguenti assunti:
1) le malattie psichiche e fisiche della modernità sembrano svilupparsi dall’adattamento ad una cattiva società, che favorisce uno stato di pre-malattia caratterizzato da una serie di alterazioni psico-neuro-endocrine comuni, che possono essere prevenute dal cambio dello stile di vita verso la salute;
2) in particolare, lo stato di benessere è interrotto da una serie di sintomi di tipo psicologico (depressione) e psicosomatico: essere consapevoli di questi meccanismi psichici e psicosomatici permette di usarli come “spie” per monitorare il ritorno alla salute;
3) il benessere si mantiene sulla regolazione dei ritmi biologici naturali e riguarda il godimento dei piccoli atti della vita: mangiare, dormire, muoversi, comunicare (supporto della famiglia e di amici), essere creativi.
La soggettività delle persone permette però di scegliere quale tipo di società intendano costruire: se una società depressogena (la cui via di fuga “normale” è la dipendenza da qualsiasi cosa) oppure una società del benessere.
In una società depressogena la Medicina occupa il primo posto e si occupa della diagnosi delle malattie, della cura e delle recidive: i risultati non sembrano brillanti e i costi appaiono sempre più insostenibili!
In una società del benessere il Cittadino è responsabile della propria salute e non la delega ai tecnici; la Medicina è al servizio del Cittadino e collabora con lui verso la riappropriazione dei suoi ritmi biologici.
Quale società possiamo allora costruire insieme all’Elba? Una società in cui ci siano dei gruppi di attività che formino una rete del rispetto e della solidarietà favorendo la consapevolezza nel mangiare, dormire, muoversi, comunicare (supporto della famiglia e di amici), essere creativi.
Come fare?
I gruppi che sono già attivi (i camminatori per sentieri, chi riflette sull’alimentazione, il club di yoga della risata, gli arteterapeuti e gli artisti disposti a promuovere l’arte etc) potrebbero segnalare il loro programma di attività su una apposita pagina di face-book.
Si potrebbe inoltre organizzare un ciclo di conferenze (una al mese fino ad aprile) (presso la Granguardia?), incentrate su singoli aspetti citati e/o sull’attività che i vari soggetti o gruppi vogliano presentare.
Cosa fare?
Potremmo vederci giovedì 1° ottobre alle ore 20 presso la sede del Centro di Salute Mentale (al 4° piano dell’Ospedale) per concordare gli intenti ed organizzarci ulteriormente.
Questa proposta potrebbe essere poi presentata ai Medici di Medicina Generale, agli altri soggetti dell’ASL e delle varie istituzioni, ai media.
Sperando in una tua presenza, ti auguro nel frattempo un buon fine settembre.
Adolfo Santoro