Dopo la Sala San Salvatore della De Laugier e l'Aula Magna del Grigolo, gli studenti liceali del Foresi de "Le Perle dell'Arcipleago" si esibiscono nel carcere di Porto Azzurro.
Gli allievi del laboratorio teatrale ad indirizzo musical, venerdì 12 febbraio, replicheranno lo spettacolo "Oltre i limiti della memoria". Un mix di letture, scene, musica, danza e video preparato per celebrare il Giorno della Memoria. Un'esperienza che ha già coinvolto e commosso sia gli spettatori che gli stessi giovani attori.
Il laboratorio teatrale sta riscuotendo notevoli successi non solo in territorio elbano ma anche fuori dall'isola. Una realtà che si caratterizza per la forte coesione del gruppo, per l'amicizia che con esso si è creato, e soprattutto per l'originalità dei testi elaborati. E che si avvale del supporto tecnico di studenti foresiani ormai universitari.
Per l'impegno e la qualità delle proposte, vale la pena ricordare i partecipanti: Sofia Menichetti, Costanza Squarci, Beatrice Antonello, Claudia Giusti, Andrea Vittoria Menghini, Francesca Marotti, Fabiola Cardenti, Tullio Lai, Elisa Solari, Martina Guerrini, Aurora Battaglini, Sarah Sardi, Eleonora Luisetto, Carlotta Batignani, Rebecca Ferrini, Giorgia Leoni, Sofia Barsalini, Biancaluna Buonaccorsi, Margherita Calonaci, Marco Velasco, Marco Bastianelli, Lucia Lai, Shirley Marasca, Krystal Marasca, Bianca Zottola, Francesca Pavia, Greta Moro, Brenda Carta, Sabrina Pero', Alessia Tondo, Leon Barsalini, Dario Bagnato, Francesco Esercitato,Giovanni Zottola. Responsabile Produzione Tecnica: Davide Palmieri. Foto : Elena Guardiani. Came From Neverland: Francesco Ridi, Filippo Ridi, Alessandro Giannelli. Partecipazione Bianca,Matilde, Olimpia E Chiara Ercolani. Coordinatore: Corrado Nesi. Regia Ilaria Chirici.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. FORESI” Portoferraio
NOTA
Memoria e speranza stanno insieme come indicano due fra le testimonianze scelte per lo spettacolo.
"È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte,della miseria,della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto,odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ci ucciderà,partecipo al dolore di migliaia di uomini,eppure quando guardo il cielo,penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno la pace e la serenità" (Anna Frank, Diario).
“La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno, in questo senso, è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. È un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino’, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo”. (Elisa Springer)