Il folto gruppo di studenti delle superiori elbane, presente al seminario organizzato dal Lions Club Isola d’Elba, col patrocinio del Comune di Portoferraio, la mattina di sabato 23 aprile nell’auditorium del Centro De Laugier di Portoferraio, è stato uno dei fattori più apprezzati dai relatori, dalle Autorità e da tutto il pubblico intervenuto all’incontro.
A relazionare sul tema in argomento, dal titolo Cambiamenti climatici: rischi, mitigazione e adattamento, si sono alternati, dopo il saluto e l’introduzione del presidente del sodalizio elbano Antonella Giuzio e del Governatore del Distretto Lions 108LA Toscana, tre esperti di alto livello: il prof. Antonio Marcomini dell’ Università Ca’ Foscari di Venezia, la d.ssa Silvia Torressan specialista in Scienze Ambientali e Gestione Cambiamenti Climatici, la d.ssa Elisa Calliari della Fondazione ENI Enrico Mattei, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
“Il clima che cambia: la grande sfida” è il titolo dell’esposizione svolta Marcomini che, rivolgendosi proprio ai giovani presenti quali futuri sperimentatori dei cambiamenti da attuare, ha iniziato con alcune definizioni, quali l’effetto serra che rende possibile la vita e l’ecosistema e la sua sostanziale costanza di equilibrio negli ultimi 800mila anni, gli effetti di emissioni di anidride carbonica, l’aspetto dei cicli biogeoclimici. Le attività antropiche, secondo il relatore, sono responsabili di emissioni nocive e persistenti che negli ultimi 136 anni, periodo relativamente brevissimo, hanno contribuito notevolmente all’aumento della temperatura con conseguente innalzamento del livello dei mari, perdita di ghiacciai, erosione, scomparsa di piccole isole, migrazioni, eventi meteo di estrema intensità. In sintesi i provvedimenti prospettati da Marcomini prendono spunto proprio dalla recente ed attesa sottoscrizione presso l’ONU della apposita convenzione da parte di molti paesi inclusi USA e Cina; quindi contenimento del riscaldamento entro 2°C, possibilmente 1,5°C, adattamento alle nuove situazioni previste dai modelli matematici evitando nuovi insediamenti vicino alle coste, previsione di barriere contro le esondazioni, ecc. ma soprattutto aumentare la consapevolezza di tutti sul problema che riguarda la futura possibilità di vita nel nostro pianeta.
È seguito l’intervento della Calliari che, relazionando su “Risultati e prospettive”, ha fatto un breve escursus sui precedenti incontri internazionali di Kyoto, Bali, Copenhagen che hanno preceduto l’ultimo di Parigi. L’accordo universale prevede tre gradi di impegno: 1° mantenimento della temperatura media sotto i 2°C, 2° aumento delle capacità di adattamento con sviluppo a basse emissioni, 3° adeguato flusso finanziario, di tecnologie e know-how verso i paesi sottosviluppati, con impegno a fare il punto ogni 5 anni.
Per ultimo ha preso la parole la Torresan che ha riferito su “Risposte al cambiamento climatico: strategie di prevenzione e adattamento”. Per affrontare i rischi legati al cambiamento climatico, secondo la relatrice, sono necessari provvedimenti quali l’adozione di strategie e piani nazionali, regionali e locali e la definizione di mappe di pericolo, attività, queste, rese possibili anche favorendo il dialogo fra comunità scientifica e mondo politico. Molto apprezzata è stata la presentazione di uno studio particolareggiato sull’Elba nel corso del quale la Torresan, aiutandosi con proiezione di slides, ha evidenziato fattori di grande rilevanza che interessano il nostro piccolo territorio come il notevole aumento della temperatura estiva, delle piogge invernali e la diminuzione di quelle estive.
A conclusione del convegno si è registrato l’intervento del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente on. Silvia Velo che ha sottolineato il significativo ruolo in ambito europeo dell’Italia, che è fra i primi paesi ad aver raggiunto gli obiettivi in anticipo rispetto alle scadenze previste e stabilite dalla UE proprio nel corso del semestre di presidenza italiana. Fra le linee guida tracciate dalla Velo per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici ha particolare evidenza il suggerimento a cessare di consumare territorio libero per nuove costruzioni concentrandosi sulla riqualificazione di quelle già esistenti.
A margine del meeting sono stati proiettati, a cura del presidente del Centro Studi del Distretto Lions 108LA Stefania Andreani, due filmati prodotti da allievi delle medie superiori vincitori del concorso dal titolo “Miglioramento e salvaguardia dell’ambiente” bandito dal Distretto Lions per gli studenti della Toscana.