Questo articolo è scritto più con il cuore che con l'inchiostro.
Nostro padre è stato ricoverato, nella fase terminale della sua malattia, all'Ospedale di Comunità di Portoferraio ma, in questo caso, il verbo "essere ricoverato" è inadeguato a quanto Daniele ha ricevuto all'interno di questa struttura.
Nostro padre è stato “curato” nel corpo e nell’anima da un’equipe di persone dotate di grandi competenze, di rara umanità e professionalità che lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio con dedizione, disponibilità ed amorevolezza.
Questa struttura costituisce “un fiore all’occhiello” all’interno dell’ospedale di Portoferraio unica nell’applicazione delle cure palliative.
Porgiamo dunque un ringraziamento di cuore al Dott. Burchielli che la dirige, alla Dott.ssa Massaro che ha seguito e curato nostro padre da innumerevoli anni fino al termine del suo difficile percorso, alla Dott.ssa Leva, professionista di rara preparazione tecnica e di grande umanità, al caposala Paolo e soprattutto a tutta l’equipe infermieristica: Cristiana, Loredana, Ute, Sara, Emanuele, Roberta, Laura e a tutti gli altri di cui in questo doloroso momento non ricordiamo il nome.
Essi si sono presi cura di Daniele e dei suoi familiari con una dedizione e disponibilità impagabili, lenendo le loro sofferenze e rendendo il più “dolce” possibile il trapasso dalla vita terrena alla pace eterna.
In questa struttura non lavorano persone ma “angeli” che, per il ruolo che svolgono, meritano la stima, il rispetto e soprattutto il sostegno morale e materiale da parte della popolazione elbana.
La famiglia di Daniele Minelli