L'iniziativa è nata casualmente, un contatto con il direttore del carcere di Porto Azzurro e il capitano La Nera. Si è così deciso di organizzare la “Domenica del cuore” con la visita di detenuti e civili che sono a Pianosa. Così racconta il professor Massimo Massetti, presidente di “Dona la Vita con il Cuore” e Direttore dell’Istituto di Cardiologia e Cardiochirurgia dell’Università Cattolica - Policlinico A. Gemelli di Roma.
E così domenica 4 settembre “La Domenica del Cuore” è sbarcata sull'Isola di Pianosa. Alle 8.00 del mattino sono iniziate le visite specialistiche ai residenti dell'Isola da parte di un team di cardiologi e cardiochirurghi del Policlinico universitario A. Gemelli, muniti di adeguate attrezzature diagnostiche. Oggi a Pianosa, insieme ad alcuni civili, vi sono una trentina di detenuti che scontano la pena in un regime di semilibertà o di ammissione al lavoro esterno (articolo 21). A Pianosa manca un presidio medico fisso (quest'estate, grazie alla sinergia di vari enti, è stato allestito un ambulatorio gestito dalla Croce Rossa) e l’assistenza viene garantita dai sanitari del presidio carcerario di Porto Azzurro. In caso di urgenze viene attivato il 118 per l'elisoccorso.
Alle “Domeniche del Cuore”, medici volontari del Policlinico Gemelli, volontari dell’Associazione “Dona la Vita con il Cuore onlus” (conilcuore.org) eseguono gratuitamente visite cardiologiche, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, doppler vascolare, consulto psicologico, consulto fisiatrico che sono alcune delle prestazioni specialistiche messe a disposizione. Queste visite e questi controlli si svolgono direttamente presso le strutture e i centri di accoglienza che ne fanno richiesta per i loro assistiti. Persone che vivono ai margini della società, che non hanno una copertura sanitaria (migranti, extracomunitari, disabili e sempre più italiani che vivono in condizioni di povertà) oppure che non possono accedere alle cure per diversi motivi, come i detenuti. Le “Domeniche del Cuore” hanno preso il via nel 2013, a cadenza mensile ininterrottamente. La prossima iniziativa è prevista a Roma in collaborazione con un gruppo di medicina solidale che fa capo alla Santa Sede.
Rispetto ad iniziative analoghe, ci ricorda il professor Massetti, il valore aggiunto dell'intervento sanitario della Onlus è che viene effettuata un'azione di secondo livello. Si tratta di un'indagine più approfondita con l'uso dell'ecocardiografia e dell'ecodoppler dei tronchi sovraottici. Questo permette di rilevare anche patologie che sono asintomatiche, le cui complicanze (ictus, infarto del miocardo e altri eventi negativi) possono mettere a rischio la vita. Per questo ci si avvale di una equipe interdisciplinare.
Delle patologie rilevate nelle visite effettuate verrà informato il dirigente del presidio sanitario di Porto Azzurro e si provvederà a mettere in atto un programma terapeutico.
Artigiani di misericordia
Il dott. Massetti volentieri risponde alle nostre domande. Ci lasciamo guidare dalle parole che papa Francesco, il giorno prima, ha rivolto ai volontari in piazza San Pietro per il Giubileo dedicato a coloro che sono stati definiti “artigiani della misericordia”.
Papa Francesco ha ripetuto che “l’amore di cui parla l’Apostolo non è qualcosa di astratto e di vago; al contrario, è un amore che si vede, si tocca e si sperimenta in prima persona”. <<Devo dire – commenta il dott. Massetti - che il discorso del Santo Padre è in linea con la nostra filosofia e il nostro modo di lavorare. Queste iniziative, che si basano sul principio di aiutare il prossimo, devono avere una concretezza di azione. Quando nel giugno scorso ha benedetto il nostro camion medico, ci ha raccomandato di essere concreti. Così come stiamo facendo oggi: oltre a sensibilizzare sulle tematiche sanitarie siamo sul terreno concreto. Abbiamo visitato una cinquantina di persone e abbiamo ravvisato delle patologie che ora saranno prese in carico>>.
Per Francesco, i volontari sono “artigiani di misericordia”. Ha detto “con le vostre mani, con i vostri occhi, con il vostro ascolto, con la vostra vicinanza, con le vostre carezze… artigiani! Voi siete la mano tesa di Cristo: avete pensato questo? Voi toccate la carne di Cristo con le vostre mani. la vostra opera di misericordia sia umile ed eloquente prolungamento di Gesù Cristo che continua a chinarsi e a prendersi cura di chi soffre”. <<Sono parole che ci toccano – continua Massetti - e ci danno la forza di continuare in queste iniziative che aiutano gli ultimi. E' facile fare elargizioni quando ciò non comporta fatica. Invece quando facciamo queste domeniche, vediamo il coinvolgimento gratuito delle persone nella concretezza del fare. E lo facciamo davvero con lo spirito indicato dal Papa, dando il meglio di noi stessi. Sì, siamo degli artigiani perché sappiamo fare poche cose, siamo cardiologi, cardiochirurghi, ma mettiamo a disposizione il nostro sapere per gli altri>>.
Chiediamo anche quale possa essere la valenza “politica” del volontariato, cioè la sua capacità di incidere a favore di una cultura e di una società che non creano “scarti” ma solidarietà. <<La solidarietà verso gli emarginati è sicuramente una scelta personale. Però la nostra azione come singoli e come associazione ha un duplice effetto: strettamente sanitario ma anche di sensibilizzazione di se stessi e degli altri sull'importanza di aiutare gli altri, cioè chi non può prendere in carico se stesso>>.
In conclusione, sollecitato sulla salute del Papa, Massetti ha affermato che <<è in ottima salute e sta facendo del bene a molte persone che soffrono>>.
I ringraziamenti
Infine Massetti ha ringraziato quanti hanno reso possibile la Domenica del cuore a Pianosa: il direttore del carcere Francesco D'Anselmo, il capitano Mario La Nera e la società Toremar (per il gratuito passaggio delle autovetture e la donazione economica).
Nunzio Marotti da Toscana Oggi