Prima giornata di lavori all'Hotel Airone del 15° congresso dell'Associazione Nazionale Sanitaria delle Piccole Isole (ne rappresenta circa 50). Per la 3^ volta si svolge all' Elba, grazie al suo Presidente, il Dott. Gianni Donigaglia, che – a proposito di sinergie - ci ha anche organizzato in contemporanea il 1° congresso della Società Italiana di Telemedicina, SIT Toscana.
Al di là del titolo, Le sinergie interdisciplinari ed interistituzionali e l'applicazione delle nuove tecnologie nei processi di risposta ai bisogni di salute del “ Sistema Isole Minori”, e del confronto interlocutorio della prima giornata di lavori, c'è da dire che sullo sfondo ci sono anche risorse aggiuntive CIPE per 27 milioni di euro, per “progetti di ottimiizzazione dell' assistenza sanitaria nelle isole minori e nelle località con straordinarie difficolta di accesso”.
Per farla breve, la Regione Toscana ha avuto da questo fondo una quota di circa 3,2 milioni di euro di cui 1,8 destinati al Progetto per l'ottimizzazione dell'assistenza sanitaria all' Elba e a Capraia, in gran parte (1,7) per adeguamenti strutturali, arredi, strumentazione, infrastrutture di rete; il resto per attività di formazione. Questo recita la delibera regionale 461 del 17 maggio 2016, a cura della Direzione 'Diritti di cittadinanza e coesione sociale', il cui dirigente responsabile, Lorenzo ROTI, è intervenuto al convegno.
Al sottolineare la caratura nazionale dell'evento, il Ministero della Salute con il Direttore generale della prevenzione sanitaria, Dott. Raniero Guerra, il Presidente SIT Gian Franco Gensini, già rettore di Medicina a Firenze, Roberto Landolfi del Cardarelli di Napoli, la Dott.ssa Maria Teresa De Lauretis a capo dellì Azienda USL Toscana Nord Ovest, a confrontarsi su 'le linee strategiche per lo sviluppo di sistemi di risposta ai bisogni complessi nelle isole minori..ecc”.
Tra gli spunti registrati, la necessità di sviluppare - a livello nazionale - maggiore assistenza sul territorio, con grande importanza quindi dei Medici di medicina generale, consapevoli di due gap da recuperare: quello appunto di riuscire a legare in maniera più efficace i ruoli complementari dei medici di base con le strutture sanitarie ed il dato quasi drammatico dell'età media di questi custodi della salute, in Italia più vicina ai 60 che ai 55 anni.
Indagata anche la possibilità, per le isole minori, di poter utilizzare contratti separati (incentivanti), e ribadita la necessità di spostare sempre di più sul territorio l'azione, attraverso i distretti che devono governare i servizi delle cure primarie, valorizzando al massimo lo stretto e fiduciario rapporto medico-paziente. Per dirla con le parole del Presidente dell' ANSPI, il Dott. Donigaglia, “.... non si tratta solo di rafforzare i servizi già esistenti sul territorio: il punto è creare un sistema integrato che metta il cittadino in condizione di fruire, ovunque si trovi - sulle isole o sulla terraferma - dello stesso livello di assistenza.
E ciò non si può attuare solo potenziando la rete dei trasporti, ma con l’integrazione tra le diverse professionalità e le varie strutture. L’ospedale deve“uscire dalle mura” e calarsi sul territorio. Ciò è possibile anche utilizzando strumenti come la Telemedicina e l’Elisoccorso.
È questa, a mio avviso - concludeva Donigaglia - la strategia vincente. Ma, per attuarla, occorrono risorse e investimenti, non solo economici, ma soprattutto professionali, e di idee”
cr