La Commissione Sanità della Fondazione Onlus Isola d’Elba con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Toscana Nord Ovest ha presentato venerdì 4 novembre pomeriggio presso il centro De Laugier di Portoferraio il Progetto di Prevenzione del Fumo Passivo: “Se fumi tu, fuma anche il tuo bambino”, coordinato da Marialuisa Chiappa.
Il progetto è centrato sul bambino che si rivolge ai genitori, al mondo degli adulti chiedendo con una lettera, letta da tre ragazzi Emma, Martina, Matteo “per favore non fumare”, perché il fumo può causare tanti problemi: SIDS (morte in culla), asma, disturbi respiratori, malattie cardiovascolari, tumori.
Dopo il saluto delle autorità, molto coinvolte sulla tematica, sulle note di Ludovico Einaudi (registrazione al pianoforte di Matteo Bussi), la parola è passata agli operatori del Punto Nascita del Presidio Ospedaliero di Portoferraio. Ginecologo (Fabrizio Rosi), Ostetrica (Silvia Manzi), Pediatra (Duilio Biani) hanno presentato le problematiche correlate all’esposizione al fumo in gravidanza (può causare parto prematuro, basso peso alla nascita, malformazioni, danno cerebrale, danno polmonare), al fumo passivo di seconda mano (fumo inalato da chi è vicino al fumatore), al fumo passivo di terza mano (causato dai residui tossici che vengono rilasciati nell’ambiente anche a sigarette spente). Quindi, se uno esce sul terrazzo a fumare una sigaretta e rientra in casa portando sugli abiti residui tossici, prende in braccio il bambino, il piccolo inala fumo passivo!
Il fumo di tabacco è una miscela di sostanze tossiche, mutageni (causano mutazioni genetiche), carcinogeni (causano tumori) e l’esposizione a fumo passivo può causare aumento di sintomi respiratori nell’infanzia: wheezing (respiro sibilante), asma in età scolare e mettere le basi per lo sviluppo in età adulta di COPD (broncopneumopatia ostruttiva).
Per quanto concerne il rischio di malattia cardiovascolare è similare nel fumatore attivo e passivo; conoscere questo aspetto, prosegue Marialuisa Chiappa, è importante perché il fumo causa un’infiammazione dell’endotelio (il tessuto che riveste le arterie internamente) causando a distanza di anni un aumentato rischio di infarto, ictus in età adulta.
Ostetrici e Pediatri forniscono da sempre ampie spiegazioni; dal maggio 2016 in gravidanza e alla dimissione dal Reparto di Neonatologia del Presidio Ospedaliero di Portoferraio avviene anche la consegna della Brochure “Prevenzione del Fumo Passivo”, a cura della Commissione Sanità della Fondazione onlus Isola d’Elba.
La testimonianza del responsabile del Sert, Giancarlo Gasparini, ha fatto capire la difficoltà dei fumatori di percepire il rischio derivante dai loro comportamenti.
Se una persona vuole smettere di fumare e non riesce?
Per questo motivo sono stati organizzati gruppi di mutuo aiuto antifumo, gratuiti, coordinati da Giuseppe Bernardi psichiatra, in tre punti dell’Isola: Portoferraio, Procchio, Porto Azzurro; inizieranno da metà gennaio a inizio marzo. Bernardi ha presentato i facilitatori che condurranno questi gruppi e ha anticipato le tematiche del Convegno di sabato 5 novembre presso Hotel Airone "Promozione della salute e sani stili di vita: Prevenzione fumo passivo".
Il livello di sensibilizzazione a fine della giornata si è rivelato altissimo, tanto da provocare importanti reazioni dirette da parte di alcuni dei partecipanti, in un clima di collaborazione.
Questo è l’inizio di un percorso che durerà tre anni (2016-2019) e ci auguriamo possa coinvolgere tutta l’Isola avendo come obiettivo la salute del bambino ed il suo futuro.
Per informazioni ed eventuali iscrizioni gratuite ai gruppi di mutuo aiuto antifumo: telefonare a 347 3574927.
Gruppo Fb: Elba No Smoke