E’ stato presentato venerdì 17 Marzo presso l’Istituto alberghiero e della ristorazione “Brignetti” il corso che si sta svolgendo nell’ambito del progetto europeo “Cooking for freedom”.
Il progetto, di cui la Cooperativa Sociale Beniamino è coordinatore, coinvolge oltre all’istituto alberghiero anche la Condotta Slow Food Isola d’Elba, l’Associazione Antigone e la Casa di Reclusione di Porto Azzurro.
Il progetto ha l’obiettivo di offrire ad un gruppo formato da studenti dell’Istituto alberghiero e ragazzi detenuti della Casa di Reclusione di condividere un percorso di formazione professionale di cucina al quale seguiranno specifici stage e tirocini presso alcune aziende del territorio dell’Isola d’Elba.
L’intenzione, pertanto, è quella di offrire una formazione professionale di qualità sia agli studenti ma in particolare ai detenuti, allo scopo di fornire loro strumenti e competenze specifiche utili per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Alla conferenza stampa che ha avuto lo scopo di illustrare lo svolgimento del corso, hanno preso parte tutti i partner italiani del progetto, alla presenza di giornalisti, ristoratori e produttori elbani, oltre alle istituzioni rappresentate dall’assessore alle politiche giovanili del Comune di Portoferraio, Laura Berti.
Il Dr. Guido Ricci e la Dr.ssa Veronica Cornaggia della Cooperativa Beniamino hanno brevemente illustrato la cornice di riferimento del progetto, nonché gli strumenti di diffusione che verranno utilizzati per farlo conoscere sul territorio (brochure, decalcomanie e il già attivo sito web www.cooking4freedom.eu).
E’ poi intervenuta la Presidente di Antigone toscana, Dr.ssa Chiara Babetto, sottolineando l’importanza di un progetto che dia l’opportunità a coloro che si trovano in una condizione di reclusione di sperimentarsi all’esterno con una formazione professionale di qualità.
Lo strumento della formazione in carcere, infatti, è ormai riconosciuto come fondamentale per il reinserimento sociale e lavorativo ma allo stesso tempo da ormai circa due anni tali opportunità sono sempre più scarse.
E’ poi intervenuta la Dr.ssa Daniela Cirino per illustrare nel dettaglio il corso che ha già preso avvio e che si snoderà con diversi moduli formativi teorico-pratici fino a Novembre 2017. La Dr.ssa Cirino, insieme alla Dr.ssa Mariateresa Lisco, sono state individuate dal Preside Enzo Giorgio Fazio come referenti del progetto per la scuola. La dr.ssa Giuseppina Canu ha poi sottolineato che la Casa di Reclusione di Porto Azzurro partecipa con piacere a questo progetto, il secondo a livello europeo portato avanti con la Cooperativa Beniamino, e che i ragazzi detenuti che sono stati selezionati si trovano tutti in condizione di ammissione al lavoro e alle attività esterne.
Infine ha preso la parola Carlo Eugeni per la Condotta Slow Food Isola d’Elba che ha sottolineato l’importanza di un’adesione forte delle aziende e dei ristoratoti elbani al progetto, al fine di garantirne buona riuscita.
L’iniziativa tenutasi venerdì 17 Marzo ha rappresentato la risposta dei partner italiani alla settimana dedicata alla diffusione del progetto “Cooking for freedom” che si sta svolgendo in questi giorni anche negli altri paesi partner, Portogallo, Lituania e Turchia.
I ringraziamenti sono andati ai ragazzi dell’Istituto alberghiero che con la prof. Sarappa hanno predisposto per tutti i partecipanti un ricco buffet finale.